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25 Maggio 2019

LEDHA e CAI: montagna per tutti

I presidenti delle due associazioni hanno avuto un confronto sul tema dell'accessibilità degli ambienti montani per le persone con disabilità. Il tema sarà al centro di un momento di riflessione pubblico in autunno

Mercoledì 22 maggio, presso la sede del Club Alpino Italiano, si sono incontrati Renato Aggio, presidente lombardo dell’associazione, e Alessandro Manfredi presidente di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità.

L’incontro ha preso lo spunto dalla recente querelle che ha visto il lancio di una petizione da parte di un Comitato della Val di Mello per chiedere che venisse bloccato un progetto di ERSAF Lombardia (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste) per migliorare l’accessibilità di un sentiero nel fondovalle, predisposto con l’obiettivo di garantire l’accessibilità anche alle persone con disabilità o ridotta capacità motoria, ma è stata l’occasione per avviare un confronto tra le due associazioni su diversi temi di comune interesse che riguardano la fruibilità della montagna da parte di tutti e la salvaguardia dell’ambiente.

LEDHA e CAI hanno convenuto sull’importanza di non mettere in contrapposizione le tematiche ambientali (tutela dell’ambiente naturale e della biodiversità) con il diritto all’accessibilità per le persone con disabilità, e di agire per il futuro in modo da evitare che, con un corretto approccio, si possano creare situazioni analoghe che possono pregiudicare il perseguimento di obiettivi comuni.

A questo proposito si è convenuto, per dare seguito a questa collaborazione di organizzare un momento comune di riflessione tra le due associazioni nel prossimo autunno, in modo da coinvolgere anche gli assessorati competenti di Regione Lombardia.

“Una vicenda che era partita male è stata incanalata su basi, non di contrapposizione, ma di confronto nel momento in cui abbiamo avuto la possibilità di prendere visione del progetto predisposto da ERSAF e verificare che un intervento a favore delle persone con disabilità permette di migliorare le di fruibilità per tutti gli amanti della montagna -commenta Alessandro Manfredi, presidente LEDHA-. Inoltre, la possibilità che ci ha dato di avviare un confronto con il Cai regionale, rappresenta il risvolto positivo di questa vicenda”.

“Il Club Alpino Italiano - Regione Lombardia è certamente favorevole alla frequentazione da parte di tutti dell’ambiente montano, nel rispetto delle specificità che lo caratterizzano e nella salvaguardia del suo ambiente naturale. Un ambiente tanto bello e stimolante anche per lo spirito deve poter essere fruito anche da persone con disabilità, con ausili appropriati e percorsi che facilitino la sua frequentazione, senza stravolgimenti ambientali. Molte sezioni, sottosezioni e organi tecnici del CAI sono da anni impegnati in attività di Montagnaterapia assistendo ASL, servizi sociali, comunità terapeutiche e associazioni per l’accompagnamento in ragionevole sicurezza in ambiente montano di gruppi di persone da loro giudicate idonee a tale attività. È con questo spirito che il CAI Lombardia vede proficuo un confronto con LEDHA su queste tematiche”, commenta Renato Aggio, presidente del CAI regionale.

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