Il network fondato da Roberto Vitali č uno dei partner storici della sottoscrizione a premi promossa da LEDHA per finanziare la campagna "I diritti non si pagano... ma costano"
“Village for all” è uno degli storici partner della sottoscrizione a premi “I diritti non si pagano…. ma costano” promossa da LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità per finanziare le attività del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi che, attraverso il lavoro di avvocati specializzati, offre assistenza legale gratuita a persone con disabilità vittima di discriminazione. “Camping Florenz” di Comacchio, “Union Lido Camping Lodging Hotel” di Cavallino di Venezia, “Camping San Francesco” di Desenzano del Garda sono tre strutture che da diversi anni fanno parte del network di “Village for all” e hanno deciso di sostenere questa edizione della lotteria promossa da LEDHA.
“Sono tra le strutture migliori che ci sono sul mercato oggi -spiega Roberto Vitali, fondatore e CEO di V4A-. Sono strutture con una grande vocazione per l’ospitalità, che hanno fatto della qualità la loro stella polare. Una qualità che si traduce nella capacità di garantire a tutti i turisti la migliore accoglienza”.
“Village for all” è un network che oggi riunisce quasi ottanta strutture ricettive in Italia, Repubblica di San Marino e Croazia. “Con le giuste informazioni, soprattutto affidabili, ciascuno può decidere dove trascorrere il proprio tempo libero, magari con la propria famiglia, gli amici. O per seguire le proprie passioni: culturali, sportive, enogastronomiche”, spiega Vitali. L’idea vincente di V4A sta proprio nell’aver elaborato un sistema che permette ai viaggiatori di avere tutte le informazioni necessarie per valutare l’accessibilità di una struttura in base alla capacità della stessa di rispondere alle diverse tipologie di bisogni. Per ciascun albergo, casa vacanze e B&B sono state raccolte tutte le informazioni che possono essere utili alle persone con disabilità per capire -in anticipo- se quella struttura sarà accessibile e fruibile in autonomia.
Informazioni a prima vista banali -come la presenza di una rampa e la sua pendenza o la larghezza di una porta- ma che possono fare la differenza per una persona che si sposta in carrozzina. O per una mamma con passeggino e figli a seguito, o per una persona anziana che fatica a camminare. Una struttura accessibile per le persone con disabilità, infatti, presenta tutta una serie di caratteristiche che la rendono adatta anche ad accogliere anche persone “fragili” o che hanno maggiori difficoltà a spostarsi. Il “punteggio accessibilità” per ciascuna struttura prevede l’assegnazione di un punteggio da 1 a 5 per le voci “alimentazione” (attenzione alle intolleranze alimentari), “carrozzina”, “famiglia”, “senior”, “udito” e “vista”. “Questo punteggio è un indicatore della complessità con cui la singola struttura può dare risposte rispetto a specifiche esigenze”, spiega Vitali.
A dieci anni dalla nascita di “Village for all”, il network ha lanciato una nuova sfida con la pubblicazione di guide multimediali (scaricabili su pc, tablet e smartphne) che aiutino le persone con disabilità a immaginare e progettare la propria vacanza a partire dalla meta desiderata (mare o montagna) o dal tipo di soggiorno che si immagina (sportivo, relax oppure culturale). “Ora la nostra sfida è trovare destinazioni he sappiano rispondere ai bisogni delle persone. Successivamente, attraverso il sito, si può andare alla ricerca della struttura più adatta in base alle proprie esigenze –conclude Vitali-. Tutte le guide sono scaricabili gratuitamente dal nostro sito. E i parametri di ricerca non sono solo quelli legati alla disabilità”.
Ecco i primi quattro premi: