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19 Luglio 2018

“Welfare in azione”, finanziati otto nuovi progetti

Tra i selezionati c'è anche "aMicittà", progetto rivolto alle persone con malattia mentale che vuole ripensare il sistema attuale di risposta, a partire dalla sperimentazione del budget di salute

Nell’ambito del programma “Welfare in azione” -giunto alla quarta edizione- Fondazione Cariplo ha da poco annunciato gli otto progetti vincitori del bando “Welfare di comunità e Innovazione sociale”. Tra questi c’è anche “aMicittà”, un progetto rivolto ad alcuni quartieri della città di Milano e che ha come obiettivo quello di accrescere il benessere e la qualità della vita delle persone con malattia mentale ripensando il sistema attuale di risposta, a partire dalla sperimentazione del budget di salute.

Il progetto “aMicittà. Budget di salute e attivazione della comunità” è promosso da cooperativa sociale “Lotta contro l’emarginazione”, ASST Grande ospedale metropolitano di Niguarda, cooperativa sociale “Diapason”, cooperativa sociale “Aromi a tutto campo”, associazione “Contatto”, associazione “I semprevivi” e Comune di Milano.

 

“Questo progetto è, in parte, ispirato a quello che ‘Progetto L-inc’ sta portando avanti nei Comuni di Cinisello, Cormano, Bresso e Cusano Milanino a favore delle persone con disabilità”, spiega Davide Motto di  “Lotta contro l’emarginazione”. Inoltre, LEDHA -Lega per i diritti delle persone con disabilità, sarà parte della rete di sostegno.

“aMicittà” prevede l’utilizzo dello strumento del Budget di salute per avviare 60 percorsi per altrettante persone affette da problemi di salute mentale. “Per ciascuno metteremo a punto progetti territoriali, pensati assieme alla persona in maniera molto flessibile e personalizzata -spiega Motto-. È un’idea che scardina l’attuale organizzazione dei servizi che prevede l’erogazione di una retta e chiede alle persone di adattarsi a una comunità o a un centro diurno”.

Per realizzare questo obiettivo “aMIcittà” mobiliterà e coinvolgerà attorno alla persona tutta la sua comunità, per creare opportunità di inclusione sociale sui fronti casa, lavoro e relazioni. “Il nostro progetto andrà ad abbracciare una zona abbastanza ampia e abbastanza composita, ovvero il territorio coperto dall’azienda ospedaliera Niguarda -spiega ancora Motto-. Inoltre organizzeremo attività ed eventi con i territori per contrastare lo stigma e i pregiudizi che spesso accompagnano le persone con problemi di salute mentale”.

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