Il presidente di LEDHA ha inviato una lettera aperta ai candidati in corsa per le prossime elezioni Regionali. "Purtroppo il tema della disabilitą non ha trovato spazio nella campagna elettorale"
“In queste prime settimane di campagna elettorale abbiamo avuto modo di constatare come - purtroppo- il tema della disabilità non abbia trovato posto nelle agende dei partiti che parteciperanno alle elezioni Regionali e Politiche del prossimo 4 marzo”. Si apre con queste parole la lettera aperta dal titolo "Disabilità: appunti per la prossima legislatura", che Alberto Fontana, presidente LEDHA - Lega per i diritti delle persone con disabilità, ha inviato ai candidati alle prossime elezioni regionali. “Il nostro auspicio e la nostra richiesta è che Regione Lombardia si ponga l’obiettivo di diventare la regione italiana all’avanguardia nel rispetto dei diritti umani di tutte le persone con disabilità, a patire dal diritto alla vita indipendente e all’inclusione nella società”, scrive Fontana.
Sono diversi i temi toccati dal presidente LEDHA, a partire dal diritto per ciascuna persona con disabilità a realizzare il proprio progetto di vita. E che potrebbe anche essere definito “diritto alla presa in carico. Un diritto che, prima di garantire un servizio o una prestazione, definisca chiaramente che la disabilità non è solo un problema personale e dato dalle menomazioni, ma la disabilità è sociale, quindi riguarda e coinvolge tutti”. A questo tema si collega il tema dell’abitare, che non riguarda solo le infrastrutture ma soprattutto il diritto di scegliere “in condizione di parità con le altre persone dove e con chi vivere. Oggi sono obbligate a vivere dove possibile”. Alto elemento centrale, quello del lavoro “come possibilità di espressione e realizzazione di sé, come modo di contribuire allo sviluppo della società e anche di potersi garantire un reddito”.
“Per raggiungere questi obiettivi -sottolinea Fontana- è necessario liberare da vincoli e rigidità, nel limite del possibile, tutte le risorse pubbliche, comprese quelle di origine sanitaria, per sostenere i progetti di vita delle persone con disabilità e non solo garantirne la cura e l’assistenza di base”. Ultimo, ma non meno importante, il tema delle tante barriere (architettoniche e non solo) che impediscono alle persone con disabilità di muoversi liberamente per poter accedere agli spazi pubblici e usufruire dei servizi e delle proposte offerte a tutti.
Obiettivi ambiziosi, che non possono essere limitati al tempo di una breve campagna elettorale. Da qui una promessa: “Quando sarete eletti cambieremo l’intestazione di questa lettera e ve la manderemo di nuovo. Saremo, come nostra abitudine, pazienti e perseveranti. Ve lo promettiamo perché abbiamo a cuore la vita delle persone che vivono in estrema difficoltà”.