Salvatore Giambruno lascia dopo cinque anno la presidenza di LEDHA. Gli succede Angelo Fasani.
Care amiche e amici,
un ciclo della vita di LEDHA si conclude. A quanti di voi erano presenti all'assemblea generale del 16 aprile scorso lo avevo preannunciato verbalmente. Ora quell'annuncio ha avuto seguito con la formalizzazione delle mie dimissioni dall'incarico di presidente di LEDHA.
Una decisione molto sofferta sul piano sentimentale ed emotivo ma a mio avviso razionalmente necessaria ed alla cui base vi sono motivi di carattere assolutamente privati, relativi principalmente alla mia vita professionale, laddove si è ulteriormente esteso il tempo che dovrò trascorrere fuori Italia.
Una decisione che è comunque confortata dalla intima consapevolezza di aver operato in questi anni al massimo delle mie possibilità e competenze, con dedizione e impegno e confortata anche dalla consapevolezza di aver visto realizzarsi gli obiettivi fondamentali che mi ero posto quando accettai 5 anni fa questo oneroso ma prestigioso ruolo.
Obiettivi che non erano solo di natura economica, ma anche di stabilità strutturale, di organizzazione, di immagine, di rafforzamento di ruolo, sia a livello locale sia nazionale e che, grazie alla continua ed efficace collaborazione di tutti gli amici del Consiglio Direttivo, sempre vivace e propositivo, credo siano stati centrati tutti.
Ma nel nostro mondo non si può vivere di rendite di posizione. L'aver raggiunto questi obiettivi non può farci rilassare. Anzi, tutt'altro: crescerà il livello degli impegni che ci derivano proprio da ciò che è oggi LEDHA.
Impegni che meritano ed esigono, da parte del presidente di un'organizzazione come la nostra, un tal livello di attenzione e di energia che io non riuscirei più a mettere a disposizione.
Passo quindi il testimone, con tanti auguri di buon lavoro, ad Angelo Fasani che è sempre stato per me un validissimo aiuto sia nel suo ruolo istituzionale di vice presidente, sia soprattutto per la sua profonda conoscenza ed esperienza del mondo della disabilità.
Per quanto mi riguarda rimango ancora nel consiglio direttivo, sia per rispettare la delega affidatami a suo tempo dall'assemblea sia perché conto di poter ancora dare un piccolo contributo alla vita di LEDHA, quantunque questo sia poca cosa rispetto al valore della crescita umana che io ho ricevuto da LEDHA, cioè da voi tutti, in questi anni e che continuerò a ricevere. Grazie.
Con affetto
Salvatore Giambruno