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18 Novembre 2015

Province e assistenza educativa: a che punto siamo?

In molte province assistenza a rischio da gennaio. LEDHA torna a chiedere alla Regione l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente per l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità.

A due mesi dall'inizio dell'anno scolastico si riscontra ancora in alcune Province il mancato avvio nelle scuole superiori lombarde dei servizi di assistenza educativa e di trasporto e di assistenza alla comunicazione per alunni e studenti con disabilità sensoriale. In altre province, invece, dove tali servizi sono stati attivati, si sono visti interventi qualitativamente e quantitativamente inadeguati a soddisfare le effettive esigenze degli alunni.
Per questo, prosegue l'attività del Centro Antidiscriminazione “Franco Bomprezzi”, il servizio legale con cui LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità ha fornito assistenza e accompagnamento alle famiglie che hanno voluto inviare lettere di diffida alle loro province per indurle ad attivare i servizi di supporto organizzativo al diritto allo studio che la legge attribuisce competenza Provinciale. Il Centro ora affianca le famiglie che sono determinate ad avviare un ricorso, anche in sede giudiziale.

È bene tuttavia precisare che in alcuni casi, anche grazie al lavoro dei funzionari che da anni conoscono e seguono le singole situazioni, le Amministrazioni hanno fatto uno sforzo di analisi del fabbisogno che ha permesso di suddividere in modo "egualitario" le poche risorse disponibili nel bilancio 2015. Ciò che LEDHA intende fare è sollecitare, anche attraverso i ricorsi, l’attenzione di tutte le istituzioni alla dimensione individuale del bisogno della persona con disabilità, che può scaturire solo dal rispetto di quanto contenuto nel Progetto educativo individuale (PEI). Che deve essere interamente soddisfatto per garantire la piena inclusione scolastica di ciascuno studente e alunno con disabilità, indipendentemente dalle risorse disponibili in bilancio.


Stato e Regioni, che avrebbero potuto e dovuto programmare per tempo questi interventi, sono ora a conoscenza della spesa media annuale dedicata all'inclusione scolastica degli alunni con disabilità nel periodo 2012-2014, risultante dalle rilevazioni che le Province hanno inviato al Ministero dell'Interno (all'indomani dell'emendamento al Decreto 78 sugli Enti Locali, tenacemente voluto dagli Enti Locali e sollecitato dai ripetuti appelli di LEDHA). Per la Lombardia la cifra ammonta a 23.244.510 euro.
Lo Stato ha promesso, con un decreto del Ministero dell’Interno del 19 agosto, che darà per il 2015 un contributo di 30 milioni di euro a tutte le 86 province di 17 regioni italiane che ne hanno fatto richiesta. Una cifra pari al 26,6% della spesa media da esse sostenuta nel triennio precedente (112.844.516 euro). Per le province lombarde, quindi, il contributo statale sarà quindi di 6.179.611 euro. Una cifra che, anche sommata ai finanziamenti regionali, non basterà a coprire il fabbisogno finanziario per tutto l’anno scolastico 2015/2016. Bisogna infatti tenere in considerazione anche l’incremento del numero di famiglie che hanno fatto richiesta degli interventi di supporto organizzativo al diritto allo studio per i propri figli.

Alle risorse statali, bisogna aggiungere i fondi messi a disposizione da Regione Lombardia che ha promesso di finanziare con interventi di natura straordinaria i servizi di assistenza e trasporto (come, peraltro, era già avvenuto nel 2013 e nel 2014). Dei 10 milioni di euro promessi dalla DGR 3431 del 17/4/2915 a sostegno dei servizi di assistenza educativa e trasporto per l’anno 2015, la Regione Lombardia ha stanziato, ma non ha ancora erogato, 3 milioni con la DGR 4059 del 18/9/2015. Altri 7 milioni sono stati promessi con la DGR 4118 del 2/10/2015 “per assicurare il completamento dell’anno scolastico”.
Anche questi 7 milioni (desunti dal fondo occupazione disabili), quando verranno erogati, non saranno immediatamente tutti spendibili: solo 2 milioni, infatti, sono considerati spese correnti. Mentre i rimanenti 5 milioni sarebbero erogati solo per investimenti, come spese in conto capitale. Tuttavia, anche ipotizzando che tutto il finanziamento regionale di 10 milioni venga tempestivamente reso fruibile, il contributo regionale e quello statale (per un totale di 16,2 milioni di euro) difficilmente copriranno l’intero fabbisogno di questo anno scolastico.

A oggi, nessuno degli atti nazionali e regionali approvati in materia di supporto al diritto allo studio di alunni e studenti con disabilità, garantisce quindi in Lombardia la prosecuzione del servizio fino a giugno 2016. Tra l’altro, in nessun atto regionale si prevede apertamente il sostegno agli interventi di assistenza alla comunicazione a favore di bambini e ragazzi con disabilità sensoriale, che Regione Lombardia sembrerebbe voler rimettere alla competenza dello Stato, che se ne dovrebbe quindi evidentemente accollare anche la relativa copertura finanziaria.

È altamente improbabile che le Province e la Città Metropolitana abbiano fondi propri per finanziare i servizi che riguardano le persone con disabilità. Per questo motivo, se lo Stato non contribuirà al finanziamento di queste funzioni e la Regione Lombardia non conferirà a Province e Città Metropolitana le necessarie risorse anche per il 2016, dal 1° gennaio 2016 non vi è alcuna certezza della prosecuzione degli interventi di supporto organizzativo al diritto allo studio di alunni e studenti con disabilità per la parte residua dell’anno scolastico 2015/2016. Questi sono i dati su cui si fondano le nostre preoccupazioni.

Per questo rinnoviamo la richiesta a Regione Lombardia, che si faccia promotrice di un gruppo di lavoro permanente, formato dai referenti di Regione, Province, Comuni, Ufficio Scolastico Regionale e delle Associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative (LEDHA e FAND) al fine di:   
- raccogliere dati e informazioni sull’erogazione dei servizi di competenza delle Province e della Città Metropolitana   

- verificare quali siano le condizioni affinché tali servizi siano garantiti in modo adeguato e il più possibile omogeneo nelle varie Province per tutto l'anno scolastico 2015-2016   

- identificare le migliori soluzioni per dare garanzie di stabilità e sicurezza di questi servizi anche per i prossimi anni scolastici, per poter concentrare l'attenzione di tutti gli attori sul migliore utilizzo di queste risorse  

- concertare iniziative politiche comuni che promuovano la definizione da parte di Stato e Regioni delle modalità di finanziamento di assistenza e trasporto scolastico delle persone con disabilità.

Donatella Morra
Referente Gruppo LEDHAscuola

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