La Delibera Regionale 1952 del 13 giugno scorso non modifica la normativa in materia di diritto allo studio. Il servizio di trasporto scolastico di alunni e studenti con disabilità è un diritto esigibile, da fornire gratuitamente.
Nei giorni scorsi, importanti testate quotidiane hanno pubblicato le lettere di alcuni genitori di ragazzi con disabilità, preoccupati per i propri figli. Il timore, espresso da queste lettere, è che la Delibera regionale 1952 del 13 giugno 2014 possa mettere a rischio il servizio di trasporto gratuito di cui usufruiscono i ragazzi con gravi disabilità che frequentano le scuole superiori.
LEDHA, Lega per i diritti delle persone con disabilità, si era già espressa nei giorni scorsi sulla delibera con un dettagliato parere legale. Vogliamo pertanto rassicurare le famiglie in merito alle loro preoccupazioni precisando che la Delibera riguarda solo la possibilità di ottenere un rimborso per le eventuali spese, ingiustamente, sostenute dalle famiglie nel corso dell'anno scolastico 2013-2014. Il diritto al trasporto gratuito non viene intaccato.
La Delibera regionale 1952 stabilisce infatti i criteri e le modalità di accesso a un fondo statale di 15 milioni di euro per incrementare i servizi, per facilitare l'accesso e la frequenza dei corsi nell'anno scolastico 2013-2014 per gli studenti di scuole medie e superiori.
Con la Delibera in oggetto, Regione Lombardia ha stabilito che possono accedere al fondo, chiedendo un rimborso, quelle famiglie che nell'anno scolastico 2013-2014 hanno dovuto pagare di tasca propria il servizio di trasporto per i propri figli. Spetta alle singole Province il compito di raccogliere le domande e di redigere una graduatoria, dando priorità al criterio della condizione economica degli studenti: chi ha un reddito più basso avrà la precedenza nell'accedere a questo contributo.
Ci rendiamo conto che la norma, soprattutto in questo momento di confusione generato dalle riforme previste dalla legge "Delrio", possa aver causato preoccupazione. È bene tuttavia precisare che la delibera 1952 non ha assolutamente modificato le attuali normative in vigore in materia di diritto allo studio. "Questa normativa - spiega l'avvocato Gaetano De Luca del Servizio Legale LEDHA - da una parte costituisce un'indubbia possibilità per molte famiglie di recuperare soldi ingiustamente spesi. E dall'altra non può costituire un motivo per considerare superata la normativa che da anni garantisce e assicura il trasporto scolastico".
È importante infine aggiungere che altri sono i rischi in vista del prossimo anno scolastico per i bambini e i ragazzi con disabilità. Il cambiamento introdotto dalla legge "Delrio", che prevede la riorganizzazione delle Province e la rimodulazione delle loro competenze, non chiarisce a chi spetterà il compito di garantire i servizi di assistenza ai bambini e ai ragazzi con disabilità.
Gli enti preposti, Regione Lombardia in primis, si devono impegnare per garantire a tutti i bambini e ragazzi con disabilità, in tempi utili e certi, il diritto allo studio assicurando "la continuità nell'attivazione dei servizi necessari". Ovvero l'assistenza per la comunicazione (per gli alunni con disabilità sensoriale), l'assistenza educativa e il trasporto.