Il Tar della Lombardia e il Garante della Privacy con due distinti provvedimenti accolgono le richieste delle persone con disabilitā
Due importanti pronunciamenti confermano la bontā delle richieste e delle affermazioni delle associazioni delle persone con disabilitā e dei loro familiari in tema di partecipazione alla spesa dei servizi.
Con provvedimento 8.11.06 la prima Sezione del Tar Lombardia (Milano), mutando orientamento rispetto al passato, ha concesso ad un cittadino con disabilitā la sospensione dell'efficacia di un provvedimento del Comune di Milano (Determinazione dirigenziale relativa al contributo alla retta di ricovero in RSA) che al posto di quantificare l'importo di spesa richiesto e le modalitā di calcolo dello stesso, ordinava genericamente al disabile di "girargli" tutte le sue pensioni. Una novitā importante: sino ad oggi e su questo specifico tema, l'orientamento del Tar Lombardia č stato sempre poco favorevole ai disabili e tollerante, invece, nei confronti delle Amministrazioni locali che creavano sistemi di contribuzione alla spesa in base a prassi e disposizioni interne difformi dalle leggi statali vigenti. Il Consiglio di Stato (massimo organo di giustizia amministrativa, sovraordinato ai TAR Regionali) ultimamente ha dimostrato maggiore apertura nei confronti delle istanze degli utenti, sul tema, affermando che il punto di partenza delle politiche locali č la legge statale. La decisione del Tar Lombardia č per ora solo provvisoria in quanto si deve attendere l'esito del giudizio di merito sul ricorso presentato, per sapere se sarā confermata o meno; la decisione finale arriverā purtroppo solo tra circa un paio di anni.
Nel frattempo il Garante per la protezione dei dati personali si č espresso nuovamente sulla questione. Dopo il pronunciamento giā inviato all'INPS nella scorsa primavere, il Garante, sollecitato da una associazione di consumatori, ha ribadito anche al Comune di Pavia il 22 settembre 2006 (prot. 18571/48732) che il trattamento dei dati personali deve avvenire in conformitā ai principi del quadro normativo del settore per cui non č consentito raccogliere dati relativi alla situazione economica dei componenti del nucleo familiare ma alla sola situazione economica del richiedente la prestazione.
Due importanti passi in avanti che incoraggiano le persone con disabilitā, i loro familiari e le assoiciazione a proseguire nelle iniziative e nella azioni per richiedere l'applicazione della legge e quindi il diritto di Pagare il giusto.