Il servizio di accoglienza ospedaliero per persone con gravi disabilità intellettuali e cognitivi è stato inaugurato lo scorso 16 dicembre.
Si scrive "Dama" (Disabled advanced medical assistance), si legge accoglienza. Dopo il successo dell'esperienza del San Paolo di Milano, anche l'Ospedale di Circolo di Varese ha avviato un servizio di accoglienza e assistenza pensato ad hoc per le persone con disabilità intellettiva o relazionale. Il taglio del nastro e l'inaugurazione ufficiale c'è stata lo scorso 16 dicembre, mentre dal 1° dicembre è attivo un numero verde dedicato.
Il ricovero in ospedale o la visita medica di persone con gravi disabilità di tipo intellettivo e/o cognitivo, infatti, sono situazioni particolarmente complesse. Sono pazienti che soffrono due volte: perché hanno un problema di salute ma non sono in grado di comunicarlo. E il tutto è ancora più complicato quando bisogna gestire una fase acuta: pensiamo a un banale mal di denti. Come più il medico capire qual è il dente dolorante se non può comunicare con il paziente?
“Dama" rappresenta la risposta ideale alle esigenze di questi pazienti. E l'esperienza del San Paolo di Milano (attiva dal 2000 e dall'anno successivo progetto pilota in Regione Lombardia) lo dimostra: nel piccolo day hospital del servizio (quattro letti) si alternano fino a 25 pazienti al giorno. Complessivamente il servizio "Dama" del nosocomio milanese ha preso in carico più di 4.300 pazienti. Ledha, che fin dall'inizio ha riconosciuto l'importanza del progetto, ha spinto sull'assessorato regionale alla Sanità al fine di diffondere questa esperienza su tutto il territorio regionale.
Il percorso che ha portato alla creazione di "Dama" in provincia di Varese è stato lungo. Le prime spinte da parte delle associazioni del territorio (in modo particolare Anffas Varese e Fondazione Renato Piatti) erano arrivate nel 2007, con la prima proposta del progetto. "Questo lungo percorso si spiega perché l'accoglienza in ospedale, prima di essere metodo e prassi, richiede una pre-disposizione culturale - spiega Anffas Varese - E la nascita di un pensiero attorno al diritto all'accessibilità di servizi primari".
Per questo è fondamentale poter contare su personale specializzato. Oltre al medico referente (dott. Diurni), l'equipe è formata da tre infermiere e una caposala. "Un ruolo fondamentale, in questo progetto, spetta ai volontari. Che non svolgono un ruolo sussidiario - aggiunge Anna Castiglioni, presidente di Anffas Varese -. Ma fa parte a tutti gli effetti dell'équipe. E questo è importante per lavorare in sinergia". Il ruolo di Anffas Varese e delle altre associazioni sarà quello di reclutare e formare i volontari (già dieci le persone che si sono rese disponibili).
La sede di "Dama" si trova presso l'Ospedale di Circolo di Varese, in un locale appositamente ristrutturato e allestito accanto alla hall di ingresso e al pronto soccorso. L'Equipe dedicata è composta dal responsabile medico, infermieri e volontari opportunamente formati per venire incontro alle esigenze dei pazienti e organizzare l'assistenza medica e diagnostica di cui hanno bisogno. Per accedere al servizio bisogna chiamare il numero verde dedicato 800 520 051 da lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12, per parlare direttamente con un operatore qualificato. Negli altri giorni e orari sarà attiva una segreteria telefonica: lasciando nominativo, recapito telefonico e motivo della chiamata si verrà ricontattati quanto prima. Durante il colloquio telefonico verranno poste alcune semplici ma indispensabili domande per conoscere la situazione generale e programmare gli interventi successivi.