Tra il 2009 e il 2012 ha supportato più di 60 persone con disabilità nello sviluppo di un progetto di vita indipendente. Rischia di non andare oltre la fase sperimentale.
Il Centro progetto di Vita, che negli ultimi tre anni ha supportato più di 60 persone con disabilità nella progettazione e nella realizzazione di un percorso di vita indipendente, rischia di non riuscire a passare dalla fase di sperimentazione alla fase ordinaria. Nato nel marzo 2009 come servizio sperimentale, il progetto Centro per la vita autonoma e indipendente (Cpv) è gestito da Ledha ed è stato sostenuto finanziariamente dall'assessorato alla Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale di Regione Lombardia fino a giugno 2012. "Si tratta di un progetto a noi molto caro - commenta Fulvio Santagostini, presidente di Ledha -. Un servizio innovativo che negli ultimi tre anni ha sperimentato una presa in carico globale delle persone con disabilità fisica".
Per sostenere l'attività del Centro progetto di Vita, Ledha ha organizzato per venerdì 16 novembre il concerto di raccolta fondi "Un coro di voci per i nostri diritti".
Il Cpv si rivolge alle persone con disabilità motoria che cercano risposte al proprio bisogno e diritto a una vita autonoma e indipendente. Gli operatori forniscono informazioni (in sinergia con lo sportello disabili) e orientamento nei confronti dei servizi territoriali, ma anche supporto nell'elaborazione di un proprio progetto di vita fino alla sua realizzazione, laddove è stato possibile. Inoltre, per chi ne fa richiesta, viene fornita una consulenza specialistica su aspetti legati agli ausili, un primo studio per la fruibilità degli spazi (a cura di un architetto esperto di progettazione per utenza ampliata), consulenza per l'accesso ai servizi per l'inserimento lavorativo.
Complessivamente, nelle due fasi di sperimentazione (tra il 2009 e il 2012) sono state attivate 44 consulenze dirette a persone con disabilità e 75 consulenze a servizi territoriali (di cui una fuori regione). Poco più della metà degli utenti sono di sesso maschile (27 uomini) mentre le donne sono state 17. L'età media è abbastanza bassa: nel 41% dei casi le persone che si sono rivolte al Cpv hanno un'età compresa tra i 25 e i 38 anni; il 46% ha un'età compresa tra i 40 e i 56 anni.
Con la fine della sperimentazione, per mantenere fede a propri obiettivi e per non abbandonare le persone ancora in carico, Ledha ha deciso di mantenere attivo il Cpv anche nei mesi di novembre e dicembre 2012 facendosene carico direttamente. "Il Centro progetto di vita è uno strumento essenziale- commenta Marco Rasconi, presidente di Ledha Milano e referente per il progetto Cpv -. Se questa sollecitazione continuerà e sarà affiancata dalle istituzioni attraverso l'investimento sulle progettualità dei singoli, migliorerà la qualità della vita di tutti".
Il concerto "Un coro di voci per i nostri diritti" si svolgerà venerdì 16 novembre alle ore 21.00, presso la chiesa di San Marco (via San Marco, 2 - Milano). Una serata di musica e solidarietà a favore di Ledha, associazione che da più di trent'anni si batte per i diritti delle persone con disabilità. Grazie alle splendide voci del Coro Incontrotempo, diretto dal maestro Valeria Borgognoni, la serata sarà impreziosita dai più famosi e tradizionali canti Gospel e Spirituals, rivisitati secondo la tradizione compositiva vocale europea caratterizzata da originali arrangiamenti dallo spiccato contenuto ritmico e soluzioni armoniche complesse; il tutto rigorosamente eseguito a cappella, ossia senza accompagnamento strumentale.
Il concerto sarà preceduto dall'intervento di Franco Bomprezzi (giornalista) e dai saluti di Fulvio Santagostini (presidente Ledha) e Marco Rasconi (presidente Ledha Milano). Ingresso a offerta libera.