Interpellato da Ledha e Vivi Down l'Inps ribadisce che per i cittadini con disabilità intellettiva il certificato medico vale per tutta la vita
Per le persone con disabilità intellettiva il certificato medico vale per sempre e quindi non sono tenute ad inviare la "dichiarazione di responsabilità" come il resto degli invalidi civili. Questo in sintesi il contenuto di una lettera inviata dalla Direzione regionale Lombardia dell'Inps all'Associazione Vivi Down e alla LEDHA.
Si conclude positivamente una vicenda nata da una segnalazione della Vivi Down che raccoglieva i dubbi e le proteste di numerose familiari di persone con disabilità intellettiva a cui erano giunta indebitamenta la richiesta da parte della sede Inps di presentare la dichiarazione di responsabilità, previste dalla legge 662/1996.
Sulla questione prendeva posizione il Servizio Legale della LEDHA che in una lettera alla Direzione generale dell'Inps ribadiva la validità proprio della legge 662/1996 che nell'articolo 1 comma 254 precisa come per i disabili intellettivi il certificato medico abbia valore per sempre e li esenti da questa incombenza burocratica.
La lettera di risposta dell'Inps fa proprie le argomentazioni del Servizio Legale della LEDHA e si impegna a raccomandare le sedi Inps di "evitare che le procedure, per il futuro, trasmettano indebitamente la modulistica relativa alla disposione in questione.