La Corte dei Conti si è pronunciata in materia di trasporto e di assistenza agli alunni con disabilità frequentanti le scuole superiori, tema oggetto ormai da anni di un rimpallo tra Provincia e Comune.
In data 8 novembre 2011 la Corte dei Conti Lombardia ha confermato che anche il servizio in materia di assistenza scolastica oltre al servizio di trasporto degli alunni con disabilità rientra nel concetto di "Supporto organizzativo per l'integrazione scolastica (Parere 576/2011) in risposta ad un quesito posto dal Comune di Marcaria (MN), che nella fattispecie aveva chiesto di precisare a quale organo competessero gli oneri relativi alla gestione del servizio educativo - assistenziale in favore della persona con disabilità iscritti e frequentanti le scuole superiori.
"Questo parere della Corte dei Conti è molto importante - spiega l'Avvocato Gaetano De Luca, esperto del Servizio Legale LEDHA- perché da una parte ribadisce la competenza delle Province a fornire il servizio di assistenza scolastica nelle scuole superiori e farsi carico dei relativi costi, e dall'altra chiarisce come questo tipo di servizio, contrariamente al parere legale del servizio giuridico della Regione, non possa essere qualificato come semplice servizio socio-assistenziale, ma costituisca un servizio specifico, strumentale a garantire la realizzazione del diritto allo studio delle persone con disabilità. Ciò peraltro non costituisce una novità, in quanto vi sono molte sentenze che hanno già da tempo sancito come anche il diritto all'assistenza scolastica (come il diritto all'insegnante di sostegno) costituisca un diritto fondamentale costituzionalmente tutelato che non può essere vanificato da questioni di bilancio".
"Le spese per il sostegno scolastico agli alunni disabili spettano alle province - ha affermato Attilio Fontana, presidente Anci Lombardia, nel suo intervento al Palazzo delle Stelline - La Regione ha risolto il problema del trasporto. Ora deve intervenire su quello del sostegno scolastico o con una legge ad hoc stanziando nuovi fondi".
Il Presidente Anci Lombardia dichiara inoltre che "Per senso di responsabilità abbiamo garantito il servizio finora, ma è chiaro che non potremo più farlo e le provincie dovranno restituirci i soldi spesi finora".
Si legge infatti nella circolare n.136/11 emessa il 25 novembre 2011 che " per il trasporto ANCI Lombardia ribadisce l'indicazione fornita ai Comuni rispetto alla possibilità di richiedere i rimborsi alla Provincia di competenza , per le spese sostenute negli anni precedenti e nel corrente anno scolastico, soprattutto alla luce del fatto che le Province, sono destinatarie di fondi Regionali appositamente stanziati".
Anci ribadisce anche che i comuni debbono attivarsi per evitare l'interruzione di pubblico servizio, salvo poi chiedere alla Provincia il rimborso delle spese sostenute. Secondo Anci infatti la Corte dei Conti non fa nient'altro che ribadire che al comune non spetta la competenza dell'assistenza scolastica agli alunni con disabilità delle Scuole superiori , in quanto non rientra nell'ambito dei servizi all'integrazione sociale.
Aspetto importante in quanto dalla Regione Lombardia, Assessorato all'istruzione era stata inviata invece una lettera alle Province datata 7 novembre 2011 dove si avanzava l'ipotesi che quel costo potesse essere ricondotto a carico dell'assistenza sociale.
"Mi sembra infine opportuno ribadire - continua l'Avvocato Gaetano De Luca - come, in virtù della recente normativa antidiscriminatoria contenuta nella Legge 67.2006 e dei principi contenuti nella Convenzione Onu, la mancata predisposizione del servizio di assistenza ad personam costituisca una inaccettabile e grave discriminazione, sanzionabile con il risarcimento dei danni subiti dal minore".