FISH ha inviato una nota ufficiale a Monti e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero sul tema della compartecipazione alla spesa sociale e dell'accesso ad alcune agevolazioni tariffarie
"Quell'articolo sull'ISEE si presta ad interpretazioni piuttosto pericolose, ma soprattutto fa perdere l'occasione di rivedere quello strumento in un'ottica di maggiore perequazione."
Così commenta Pietro Barbieri, Presidente della FISH, l'articolo 5 del cosiddetto decreto "salva-Italia" (Decreto Legge 201/2011) che prevede una revisione dei criteri di calcolo dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente e ne profila una estensione alle agevolazioni fiscali e ai benefici assistenziali.
Il tema, molto sentito dalla FISH e dalle persone con disabilità, è quello della compartecipazione alla spesa sociale e dell'accesso ad alcune agevolazioni tariffarie.
I risparmi derivanti dalle nuove disposizioni, che saranno definite con successivi decreti, confluiranno sull'ormai esangue Fondo per le politiche sociali (finanziato con 69 milioni per il 2012 e 44 per il 2013) ma con un vincolo di destinazione: donne, giovani, famiglie numerose.
Oggi la FISH ha inviato una nota ufficiale a Monti e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, chiedendo di espungere quell'articolo del testo della Manovra.
"Riteniamo che il tema dell'ISEE meriti una più attenta riflessione e ampio confronto al fine di consentire una migliore equità - ribadisce Barbieri - ma anche una maggiore efficacia perequativa e redistributiva. Inoltre pensiamo che, nel vincolare i risparmi, sia opportuno porre l'accento anche sulla disabilità e sulla non autosufficienza, emergenze che incidono pesantemente sui singoli e sulle famiglie italiane."
Articolo tratto da Fishonlus.it
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