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3 Novembre 2011

Educatori nelle scuole superiori: i Comuni garantiscono il servizio

Con un comunicato ANCI Lombardia invita i Comuni a continuare a fornire il servizio di assistenza educativa nella scuole superiori.

Una risposta coerente e positiva alle sollecitazioni di LEDHA e delle associazioni. Rimane ancora aperto il problema di attribuzione delle competenze tra Comuni e Province.
Con un comunicato stampa, lungo ed articolato, ANCI invita i comuni lombardi a continuare a sostenere i servizi di assistenza educativa per i ragazzi con disabilità che frequentano le scuole superiori.


Un annuncio che rasserena associazioni e famiglie dopo che dall'inizio dell'anno scolastico si erano succedute notizie di comuni che intendevano ritirarsi da questa incombenza che, come è noto, è da tempo al centro di conflitto di attribuzione tra comuni e province.
La questione è al centro dell'attenzione da diverso tempo e anche LEDHA se ne è occupata più volte affermando che, leggi alla mano, al competenza dovrebbe essere assegnata alle Province, come del resto già affermato per il trasporto.


Sul tema negli ultimi mesi si sono succeduti, anche a livello regionale, incontri e riunioni per cercare di trovare un accordo istituzionale ma evidentemente con scarso successo, tanto che alla fine di settembre in una lettera alla Regione fatta circolare a tutti i comuni lombardi la stessa ANCI conferma la disponibilità a proseguire possibili forme di collaborazione con le Province tramite intese locali, accordi o convenzioni, considerando che la data del 31 ottobre 2011, indicata come termine ultimo per la prosecuzione del servizio, non è lontana".

Una affermazione che convinse LEDHA ad assumere una dura presa di posizione nei confronti sia dei comuni come delle province, che sembravano mettere i rispettivi problemi di bilancio prima dei diritti dei ragazzi con disabilità.

Ora grazie alla decisione, saggia e prudente, di ANCI Lombardia l'allarme sembra essere rientrato ma ovviamente il problema è ancora ben lontano da essere risolto definitivamente.

"Salutiamo con soddisfazione la decisione dei comuni lombardi che hanno saputo cogliere dalle proteste e sollecitazioni delle associazioni la richiesta di una ulteriore assunzione di responsabilità - commenta Fulvio Santagostini, presidente LEDHA - A questo punto riteniamo necessario un intervento della Regione che risolva definitivamente questo conflitto di competenze, permettendo agli enti locali di concentrarsi sulla migliore gestione e controllo di questo delicato servizio, a salvaguardia del diritto allo studio dei ragazzi con disabilità".

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