Questo sito utilizza cookie. Proseguendo la navigazione si acconsente al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
Informativa estesa         

Archivio notizie

20 Giugno 2006

Un anno di LEDHA: associazioni al lavoro

Salvatore Giambruno, presidente di LEDHA esprime la soddisfazione per il lavoro svolto e lancia le sfide per il futuro: difesa dei diritti e coinvolgimento del territorio.

Quello appena trascorso è stato un anno particolarmente denso di eventi significativi per la vita di LEDHA e credo di non esagerare definendo alcuni di questi eventi come vere pietre miliari nella storia della nostra federazione.

Dopo anni di permanenza in locali in affitto siamo approdati alla decisione di acquistare la proprietà dei locali che oggi ci ospitano in Via Livigno 2. La nostra nuova sede risponde a due criteri fondamentali: accessibilità ed economicità. Data la disponibilità di spazio riusciamo ora anche a soddisfare le esigenze di incontri di varie nostra associazioni, rispondendo così non solo ad una necessità logistica, ma anche e soprattutto sviluppando quella comunanza e quel senso di appartenenza che devono identificare una federazione come la nostra.

Un elemento che ha profondamente caratterizzato la nostra azione è il consolidamento del rapporto tra LEDHA e FISH. Un rapporto che si è allargato ad una stretta collaborazione nella realizzazione dei progetti EmpowerNet, sia a livello locale, con la creazione del Centro EmpowerNet Lombardia, sia a livello nazionale, con il coordinamento dei Centri EmpowerNet nazionali.

Decisamente soddisfacente la situazione economica generale, sia per quanto riguarda il conto patrimoniale, sia per quanto concerne la gestione operativa dell'anno.

Nel corso del 2005 si è accettata la richiesta di adesione dell'Aus Niguarda e quindi il numero delle associazioni aderenti è ad oggi 33. Una nota positiva è che nell'ambito delle associazioni milanesi aderenti a LEDHA sia stata promossa la formazione di un coordinamento che si è occupato in modo ravvicinato delle vicende milanesi. Ci sembra che questo processo di creazione di coordinamenti cittadini, grazie alla maggiore possibilità di focalizzarsi su specifici problemi dei singoli ambiti territoriali sia un efficace metodo per affrontare e risolvere i temi che ci riguardano.

Lo gestione dello Sportello Disabili della Regione Lombardia continua ad essere una delle colonne portanti della nostra attività. La professionalità delle nostre operatrici, l'esperienza acquisita, la completezza di risposte, hanno ulteriormente incrementato la visibilità e l'importanza dello Sportello. Dall'inizio di quest'anno la Regione ha aggiunto una nuova funzione curata dall'Anmic; un ruolo di consulenza personalizzata sull'invalidità civile e la certificazione handicap.
A latere dell'attività di sportello è da segnalare la prosecuzione per tutto il 2005 dell'esperienza del Camper dello Sportello Disabili Mobile, che ci ha dato la possibilità di contattare numerose associazioni e coordinamenti territoriali. Da segnalare la diffusione della newsletter "Sportello in rete" giunta al numero 100 e che conta un migliaio di iscritti.

Il Servizio Legale è ormai un punto di riferimento per cittadini, associazioni ed istituzioni. Alle consuete attività di consulenza si aggiunge la gestione di incontri formativi e la segnalazione di situazioni 'esemplari' come mezzo per diffondere una corretta informazione e cultura sui diritti esigibili delle persone con disabilità.

Il sito Informahandicap.it è stato completamente ridisegnato; accanto alla tradizionale informazione statica di archivio è disponibile un flusso continuo di notizie, articoli, lanci, con un taglio giornalistico snello e completo allo stesso tempo.

Il DAMA è ora un servizio e non più un progetto; come tale è diventato componente istituzionale dell'attività ospedaliera dell'Ospedale San Paolo. In questo quadro si è venuta a consolidare la presenza di LEDHA e la nostra attività volontaria di accoglienza dei pazienti si estende ora anche ad un ruolo che ci vede impegnati nel reperimento e nella formazione dei volontari.
Il DAMA potrebbe ora essere replicato in altre città e sembra che la prima in ordine temporale sia Mantova.

E' nato il Centro EmpowerNet Lombardia, uno strumento operativo a disposizione della rete associativa per la formazione dei propri leader, la elaborazione di temi e contenuti prioritari e la realizzazione di strumenti di animazione territoriale. Analoghi centri sono nati parallelamente in Sardegna e Campania. In Lombardia il Centro EmpowerNet ha realizzato una prima raccolta di informazioni sulle associazioni ed ha dato vita alla formazione di Gruppi di lavoro di esperti, espressione delle associazioni, che hanno affrontato le questioni relative ai Piani di zona, Vita Indipendente, Diritto amministrativo, Residenzialità, Tempo Libero, Inclusione scolastica, Servizi per la grave disabilità, Barriere Architettoniche. LEDHA partecipa all'Agenzia Nazionale EmpowerNet della Fish con il ruolo di coordinamento dell'azione dei Centri già esistenti e il supporto alla nascita dei nuovi in Piemonte, Umbria e Calabria.

Certamente l'essere un punto di riferimento della disabilità ci deve spronare ad aumentare la nostra presenza e visibilità nel territorio anche e soprattutto fuori Milano, nei rapporti con le
altre organizzazioni del Terzo settore e nel raccogliere e rappresentare problemi e criticità agli enti pubblici e in particolare alla Regione Lombardia. Andrà posta la questione dell'adeguatezza della nostra base associativa alle sfide e agli obiettivi di LEDHA. Siamo ancora troppo Milanocentrici e il primo passo per comprendere meglio il nostro territorio sarebbe quello di allargare la nostra composizione ad altre realtà non milanesi, a partire dai coordinamenti territoriali.

Per quanto riguarda l'aspetto operativo e progettuale, bisogna rafforzare la possibilità di lavorare e far lavorare insieme le associazioni della nostra rete per far crescere cultura condivisa e aumentare efficacia delle nostre azioni. Una delle cose più soddisfacenti è il rilevare l'interesse e la disponibilità delle associazioni a 'sentirsi LEDHA' quando si decide che è opportuno lavorare insieme.
Forse la restituzione più importante che il direttivo uscente fa all'assemblea, ancora più che la nuova sede, il nuovo sito, le nuove attività, deve essere nella rinnovata coscienza che LEDHA è le sue associazioni, è proprietà delle sue associazioni, è parte delle sue associazioni e devono essere sempre più le associazioni e i loro leader a sentire la responsabilità e opportunità di orientarne le scelte.

Testo tratto dalla Relazione del Consiglio Direttivo all'Assemblea Annuale di Ledha del 30 maggio 2006 che ha eletto come componenti del nuovo Consiglio direttivo Antonino Abbate,
Adele Confalonieri, Liliana Cernuschi, Guido De Vecchi, Angelo Fasani, Alberto Fontana, Salvatore Giambruno, Fulvio Santagostini, Maria Villa Allegri.

Condividi: Logo Facebook Logo Twitter Logo mail Logo stampante