LEDHA scrive a Formigoni per esprimere la propria preoccupazione in merito alla riduzione delle risorse per gli interventi di carattere sociale.
Alla cortese attenzione di
Roberto Formigoni
Presidente Regione Lombardia
p.c. Giulio Boscagli
Assessore alla Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale
Davide Boni
Presidente del Consiglio regionale
Spettabile Presidente,
LEDHA - Lega per i diritti delle persone con disabilità, a nome e per conto delle oltreduecento associazioni lombarde di persone con disabilità e dei loro familiari che rappresenta (tra cui ANFFAS Lombardia, UILDM, AISLA, AISM...), Le scrive questa lettera per presentarle e condividere le preoccupazioni che sono al centro della nostra attenzioneormai da diverso tempo.
Le scelte operate dal Governo nazionale stanno infatti avendo i loro primi effetti pratici nella vita dei cittadini con disabilità che vivono in Lombardia. La forte riduzione del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e l'azzeramento del Fondo per la Non Autosufficienza, che dispiegheranno i loro effetti nel 2012, stanno infatti già condizionando le scelte dei comuni lombardi sul sostegno di servizi essenziali quali l'assistenza domiciliare, i progetti per la vita indipendente, i servizi diurni, le comunità alloggio.
A livello nazionale i finanziamenti passano da 2 miliardi e 527 milioni del 2008 ai 545milioni previsti per il 2011. Un taglio, netto e radicale, che interviene sulla spesa destinata ai servizi sociali, già molto bassa nel nostro paese, e che colpisce tutte le persone con disabilità che già oggi vivono o rischiano di vivere in condizioni di emarginazione e di discriminazione. Ancora una volta il costo ed il peso dell'assistenzaviene scaricato sulle famiglie, senza offrire nessuna speranza di veder riconosciuti i dirittialla pari opportunità ed alla eguaglianza di trattamento affermati dalla Convenzione ONUsui diritti delle persone con disabilità, ratificata ormai da due anni anche dal nostro paese.
Per questo motivo LEDHA, come altre organizzazioni territoriali in altre regioni di Italia edinsieme alla FISH a livello nazionale, promuove lo stato di mobilitazione delle associazioni, per rendere consapevoli le persone con disabilità ed i loro familiari dei rischiche stanno correndo, per informare l'opinione pubblica della situazione che si sta creando e per sollecitare le istituzioni a prendere tutti i provvedimenti necessari per rispettare idiritti delle persone con disabilità.
Una richiesta particolarmente importante per la Lombardia che vede messo a rischio quellarete di interventi e politiche costruite negli anni da un tessuto sociale particolarmenteattento ed attivo nel nostro settore. Per i dati in nostro possesso la situazione in Lombardia prevede:
Per il 2011, per via dei ritardi nei trasferimenti dalla Stato alle regioni, una contrazione di risorse complessive provenienti dal FNPS e dal FNA pari a circa 21 milioni di Euro, rispetto all'anno scorso, e di 40 milioni di Euro rispetto al 2008.
Nel 2010 il taglio comporterà invece l'azzeramento del Fondo per la Non Autosufficienza (-56.494.000 €) e ulteriormente ridurre il Fondo Nazionale per le politiche sociali (-60.000.000 €).
LEDHA ha apprezzato lo sforzo fatto per il 2011 dalla Regione Lombardia per ridurre laquota trattenuta a livello centrale per poter offrire più risorse ai Comuni. La preoccupazione resta comunque alta, anche perché abbiano notizie da diversi territori, che la programmazione degli interventi venga effettuata mettendo in conto una riduzione di oltre il 50% del Fondo Sociale Regionale con una riduzione complessiva quindi delle risorse per gli interventi di carattere sociale già per quest'anno ed ancora più drammatica per l'anno prossimo.
Con questa lettera chiediamo quindi alla Giunta Regionale di assumersi formalmente l'impegno di:
Non vogliamo che il welfare si trasformi in carità o assistenzialismo ma che sia uno dei motori dello sviluppo del nostro territorio.
Crediamo in un modello di welfare che sia capace di rispondere ai bisogni concreti dellepersone promuovendo i diritti di cittadinanza, di inclusione e partecipazione sociale.Vogliamo affermare che il costo dei servizi sociali in favore delle persone con disabilitàdebba essere definito correttamente come il costo parziale contro la discriminazione di cuile persone con disabilità sono vittime.
Chiediamo che a tutte le persone con disabilità sia riconosciuto il diritto di poter contribuire attivamente alla crescita, sociale, civile ed economica del nostro paese.
Per questo motivo Le chiediamo un incontro verificare la possibilità di azioni comuni eavereLa al nostro fianco in un prossimo evento pubblico di carattere regionale su questitemi, che stiamo organizzando per il prossimo 19 maggio a Milano.
Distinti saluti
Fulvio Santagostini
Presidente LEDHA