LEDHA scrive al Direttore Gen. dell’Ospedale, all'Ass. alla Sanità e all' Ass. alle politiche sociali del Comune di Crema per esprimere il proprio rammarico e disappunto per la situazione e per le parole de "La Provincia di Crema"
Alla Cortese Attenzione
Dott. Luigi Ablondi
Direttore Generale
A.O. Ospedale generale di Crema
p.c. Dott. Luciano Bresciani
Assessore alla Sanità
Regione Lombardia
p.c. all'Assessore alle Politiche Sociali
Sig. Luciano Capetti
COMUNE DI CREMA
Oggetto: Articolo pubblicato sul Quotidiano "La Provincia - Cronaca di Crema" il 22 marzo 2011
Egr. Dott. Ablondi,
in data 22 Marzo 2011 sul quotidiano La Provincia, nelle pagine della cronaca di Crema, è stata pubblicata la denuncia fatta da una una volontaria, Elisabetta Feletti, di una associazione che si occupa di assistenza alle persone con disabilità, in relazione a quanto accaduto ad un ragazzo con Sindrome di Down con gravi problematiche psichiatriche e di epilessia, una volta arrivato al pronto soccorso dell'A.O Ospedale Generale di Crema a causa di forti tremori e tachicardia e in situazione di forte sovra eccitazione.
LEDHA, lega per i diritti delle persone con disabilità, oltre che esprimere il proprio rammarico e disappunto per quanto successo nelle lunghe ore di attesa in cui questo ragazzo e la sua mamma hanno dovuto subire senza che nessuno si prendesse carico della situazione specifica che questa persona presentava, desidera obiettare alle parole che il Giornale le attribuisce, sempre nello stesso articolo.
In questo articolo Lei afferma che l'essere disabile non garantisce una precedenza.
Ci permettiamo di dissentire. Il problema non è di dare precedenza in funzione di una gravità di una situazione sanitaria bensì predisporre percorsi che tengano conto di problemi particolari che le persone con disabilità grave, in particolare con disabilità gravi intellettive e cognitive, che permettano, agli operatori di essere in grado di gestire in sicurezza questi casi e di permettere a queste persone e ai loro famigliari una accessibilità al servizio sanitario che non aggiunga aggravi alla loro già difficile realtà.
La necessità di un percorso specifico di accoglienza e accompagnamento in ambito sanitario risulta evidente dai risultati ottenuti dall'esperienza del progetto DAMA dell'Ospedale San Paolo di Milano. Una esperienza a tal punto positiva che la Regione, nell'ambito del piano sulla disabilità ha previsto la messa a sistema di questa esperienza esportandola nel resto delle province della Regione Lombardia.
Vorremmo ricordare che da alcune ricerche si evince che in Europa le persone con gravi disabilità intellettive e psichiche hanno un attesa di vita notevolmente più bassa (si parla anche del 40%) rispetto agli altri cittadini, non perché colpiti da complicanze particolari ma "SOLO" perché non riescono ad accedere come gli altri ai Servizi Sanitari Nazionali.
E' per questo che LEDHA auspica, che l' Azienda Ospedaliera da Lei diretta, possa mettere in atto in futuro un organizzazione dei servizi che permetta alle persone con disabilità di poter accedere agevolmente e presi in carico in modo adeguato ai Servizi da Voi erogati.
Cordialmente
Fulvio Santagostini
Presidente LEDHA