LEDHA scrive una lettera aperta al Ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini e al Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia Giuseppe Colosio. Di seguito il testo della lettera
All'attenzione di
Maria Stella Gelmini
Ministro dell'Istruzione
Giuseppe Colosio
Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale Lombardia
c.c.
Membri dell'Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità
Oggetto: Rispettiamo i diritti umani dei bambini e dei ragazzi con disabilità
Gentile signora Ministro ed egregio Signor Direttore,
vi scriviamo questa lettera a pochi giorni dalla sentenza del Tribunale di Milano che ha stabilito "la natura discriminatoria della decisione delle amministrazioni scolastiche di ridurre le ore di sostegno scolastico per l'anno in corso rispetto a quelle fornite nell'anno scolastico precedente".
Si tratta, come certo vi è noto, della sentenza con il quale il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso dei genitori di 17 studenti milanesi che quest'anno hanno visto ridursi le ore degli insegnanti di sostegno assegnati alle classi frequentate dai loro figli con disabilità.
Non è certo la prima volta che il Ministero viene condannato per questo genere di situazioni. Da diversi anni i giudici dei Tribunali Amministrativi sono intervenuti ricordando che i diritti degli alunni con disabilità non possono essere in alcun modo limitati dai problemi di bilancio del Ministero.
In questo caso vi è però una importante novità.
Per la prima volta in Italia, un Tribunale ha ritenuto che l'inadeguata ed insufficiente assegnazione delle ore di sostegno costituisca una discriminazione a danno degli alunni con disabilità e non solo una lesione del diritto allo studio e all'inclusione scolastica. Il riferimento è alla Legge 67 del 2006 che stabilisce le "Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni" ma anche con un esplicito richiamo alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Negare le risorse necessarie per garantire il diritto allo studio dei bambini e ragazzi con disabilità significa quindi non rispettare i loro diritti umani.
Per questo motivo ci sentiamo in dovere di segnalare la questione all'Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità affinché possa verificare che il Governo, il Ministero dell'Istruzione e gli Uffici Scolastici regionali mettano a disposizione della Scuola, di tutte le scuole d'Italia tutte le risorse necessarie per "promuovere, proteggere e garantire" ai bambini e ragazzi con disabilità il pieno ed eguale godimento del diritto allo studio, in condizione di eguaglianza con gli altri.
Chiediamo di sapere in che modo, già a partire da quest'anno, il Ministero intenda affrontare questi problemi: ad esempio nella sola Lombardia , solo per garantire un rapporto 1:2, in molte situazioni peraltro inadeguato, mancano più di 2000 cattedre di sostegno per fare fronte alle esigenze dei bambini con disabilità che frequentano le scuole lombarde.
Vorremmo essere certi che, alla partenza del prossimo anno scolastico, tutte le scuole abbiano le risorse e le competenze per poter veramente garantire il diritto all'istruzione delle persone con disabilità.
Ci auguriamo ed opereremo affinché la straordinaria trentennale esperienza inclusiva della Scuola italiana possa comparire nel prossimo rapporto alle Nazioni Unite sullo stato dei diritti dei bambini e delle persone con disabilità in Italia, ancora come punto di riferimento mondiale.
Distinti saluti
Fulvio Santagostini
Presidente LEDHA