L'on. Roberto Formigoni risponde alla lettera di LEDHA inviata il 15 marzo 2010 a tutti i candidati alle elezioni regionali.
"Quali impegni intende prendere per dare seguito ai contenuti della mozione approvata dal Consiglio Regionale? E' possibile sperare nella realizzazione dell'Osservatorio regionale sull'attuazione dei principi contenuti in essa?"
On. Formigoni - Come abbiamo stabilito anche nel nuovo Statuto regionale, per noi il punto di partenza è la dignità della persona: unica e singolare, indipendentemente dalle sue condizioni di vita.
Facendo leva quindi su questo importante principio, che anticipa di fatto la convenzione ONU, abbiamo costruito politiche a favore dei disabili che intendiamo rinnovare e potenziare, nell'ottica di una sinergia sempre più forte tra i comparti sanitario, socio sanitario, sociale educativo e del tempo libero.
Molto è stato fatto in questo campo. Ancora molto si può fare e sono convinto soprattutto che le organizzazioni delle persone con disabilità, che hanno partecipato attivamente alla costruzione delle iniziative anche attraverso il sostegno e riconoscimento di servizi innovativi che le hanno viste coinvolte direttamente, ci accorderanno ancora la loro fiducia e non faranno mancare il loro prezioso supporto nel prossimo futuro. La realizzazione dell'osservatorio sull'attuazione dei principi contenuti nella Convenzione ONU può essere uno degli strumenti, anche se non l'unico, che aiuti la Regione nella attuazione della convenzioni e nella diffusione dei principi in essa contenuti, con la collaborazione e la partecipazione delle associazioni di rappresentanza delle persone disabili.
"In quali settori, secondo lei, è possibile incidere, nella preparazione di Expo 2015, per inserire il punto di vista e le esigenze delle persone con disabilità?"
On. Formigoni - Occorre partire da interventi prioritari per migliorare la qualità della mobilità sul territorio, quali ad esempio: l' accesso ai mezzi pubblici, la creazione di percorsi personalizzati per le persone con ridotta mobilità, una adeguata disponibilità dei parcheggi e dei taxi per le persone disabili e così via.
Le aree dell'Expo saranno progettate con l'impiego di architetture e sistemi tecnologici avanzati pensati coerentemente con l'idea forte di Expo, cioè la sostenibilità.
Anche su questo tema, l'impegno è che le associazioni dei disabili potranno dare suggerimenti importanti per la progettazione di Expo, in modo che esse divengano esemplari anche da questo punto di vista.
"Secondo Lei, quali interventi ritiene possano essere messi in atto per garantire che i progetti di Vita Indipendente possano trovare dei finanziamenti dedicati? E' favorevole ad investimenti per sperimentare forme nuove di abitazione e residenzialità che tengano conto che al centro dell' "abitare" vi debba essere il rispetto e la centralità della persona con disabilità, e quindi impostare un realistico progetto che porti ad una deistituzionalizzazione dei cittadini con disabilità?"
On. formigoni - Il diritto all'autodeterminazione per una persona disabile, presuppone che la stessa abbia le medesime possibilità di scelta di tutti: muoversi liberamente, andare a scuola nel proprio quartiere, utilizzare i comuni mezzi di trasporto, potersi recare al lavoro, accedere ai servizi e ai centri di vita sociale di cultura e di tempo libero.
Al fine di garantire un reale diritto alla vita indipendente, sono state date disposizioni ai Comuni affinché, nell'ambito delle risorse loro assegnate ed erogate annualmente, sia garantita l'applicazione della Legge 104 relativamente ai progetti individuali per la vita indipendente, anche attraverso il ricorso ad un proprio assistente personale. Poiché non sempre queste prescrizioni vengono attuate in modo adeguato, sosterremo ulteriormente i Comuni e vigileremo sulla corretta attuazione degli interventi.
Sempre su questo tema durante l'ultima legislatura si sono avviate due importanti sperimentazioni tuttora in corso, che sono la realizzazione di due Centri di Progettazione Personalizzata, uno a Milano, proprio con Ledha, e l'altro a Brescia ( attraverso Fondazione Brescia Solidale) ed in particolare una mappatura delle opportunità già esistenti sul territorio per la realizzazione di appartamenti "facili", con sperimentazioni dei più moderni accorgimenti tecnologici e di arredo, per rendere queste case vere e proprie palestre per le persone disabili e le loro famiglie. Nella prossima legislatura a seguito dell'esito delle sperimentazioni sarà possibile ampliare il numero dei centri di progettazione personalizzata e dar corso alla realizzazione o ammodernamento degli appartamenti facili.
Ricordo anche che la legge regionale 23/99 contribuisce all'acquisto di strumenti ed ausili tecnologicamente avanzati volti a favorire la vita autonoma e l'integrazione sociale delle persone disabili: una quota minima del 30% del budget viene vincolata all'adattamento delle abitazioni dei disabili gravi attraverso strumenti domotici, ausili, arredi ecc. L'impegno è quello di procedere sulla via intrapresa aumentando, compatibilmente con le risorse a disposizione, la quota destinata al miglioramento dell'abitazione.
"Si sente di assumersi l'impegno di promuovere nell'ambito della Conferenza Stato Regioni, un'iniziativa forte perché si arrivi ad uno sblocco di questa situazione che vede mortificare dei cittadini con disabilità del nostro paese? Si sente di assumersi l'impegno di predisporre comunque dei LIVEAS regionali?"
On. Formigoni - Regione Lombardia, in sede di Conferenza Stato Regioni, sul tema dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, i cosiddetti Liveas, è sempre stata tenace nella richiesta dell'intervento dello Stato che in questo campo è imprescindibile: questo è un impegno che continueremo a garantire con forza sempre maggiore.
Ad ogni buon conto va evidenziato che la tematica proposta è particolarmente complessa e richiede riflessioni ed interventi articolati tra i diversi livelli di governo. In questo campo è facile lasciarsi andare ad affermazioni demagogiche, ma occorre invece essere realisti: non possiamo non tenere conto infatti che la questione della copertura finanziaria dei costi derivanti dall'applicazione di eventuali Liveas costituisce l'elemento fondamentale, siano essi nazionali o regionali: la dimensione della spesa sociale influenza in modo decisivo le successive scelte specifiche in materia di prestazioni.
Sul piano del metodo, tuttavia, è importante ribadire che le pur difficili contingenze finanziarie, di cui siamo tutti testimoni, non possono bloccare processi di rinnovamento.
Si tratta, in conclusione, di compiere nel settore un vero e proprio salto di qualità, immaginando un percorso che - pur con il dovuto realismo - permetta di passare da un sistema di regole, procedure e programmi alla individuazione di precise garanzie per i cittadini.