LEDHA chiede ai candidati di rispondere ad alcune domande sul futuro delle scelte politiche che riguarderanno le persone con disabilità in Lombardia. Pubblichiamo di seguito il testo della lettera e le risposte.
Egregio Candidato,
in vista delle ormai prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale, Le inviamo le nostre riflessioni e alcune domande, sul futuro delle scelte politiche ed amministrative che riguarderanno le circa 400.000 persone con disabilità che vivono in Lombardia. Saremo ben lieti di dare visibilità alla sua risposta attraverso i mezzi di comunicazione della nostra federazione, che rappresenta oltre 30 associazioni di persone con disabilità e familiari attive a livello regionale. Le elezioni cadono a quasi un anno dalla ratifica, da parte del Parlamento Italiano, della Convenzione ONU sui diritti delle Persone con disabilità.
Il 3 Marzo 2009 il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato una mozione che impegnava il Presidente della Regione e la Giunta Regionale a:
- verificare che si attuino i principi sanciti nella Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità nei differenti settori dell'Amministrazione;
- sostenere a livello nazionale la ratifica della Convenzione;
- monitorare con continuità l'applicazione della Convenzione, costruendo percorsi di studio e di ricerca perché ci sia la completa attuazione della Convenzione nella legislazione, nei regolamenti, negli atti amministrativi regionali;
- coinvolgere attivamente le persone con disabilità e le loro organizzazioni più rappresentative in ogni processo connesso all'attuazione della Convenzione".
Pertanto la prima domanda/richiesta che rivolgiamo ai candidati Governatori è:
"Quali impegni intende prendere per dare seguito ai contenuti della mozione approvata dal Consiglio Regionale? E' possibile sperare nella realizzazione dell'Osservatorio regionale sull'attuazione dei principi contenuti in essa?"
Nel 2015 Milano ospiterà l'Expo. Molte città dell'Europa (ad esempio Barcellona) hanno utilizzato grandi eventi per migliorare la qualità della propria struttura urbanistica. In particolare l'accessibilità degli edifici pubblici, la mobilità e l'arredo urbano.
"In quali settori, secondo lei, è possibile incidere, nella preparazione di Expo 2015, per inserire il punto di vista e le esigenze delle persone con disabilità?"
Tra le persone con disabilità si va sempre più affermando la consapevolezza del proprio diritto ad una vita indipendente ovvero al diritto di autodeterminare, direttamente o attraverso i propri legali rappresentanti, siano essi familiari o Amministratori di sostegno, la propria esistenza. Questo diritto in Italia dovrebbe essere garantito attraverso l'attuazione della legge 162 del 1998 o da progetti personalizzati previsti dalla legge 328 del 2000. Anche la Legge regionale 3/2008 fa esplicito riferimento alla Vita indipendente.
"Secondo lei, quali interventi ritiene possano essere messi in atto per garantire che i progetti di Vita indipendente possano trovare dei finanziamenti dedicati? E' favorevole ad investimenti per sperimentare forme nuove di abitazione e residenzialità che tengano conto che al centro "dell'abitare" vi debba essere il rispetto e la centralità della persona con disabilità, e quindi impostare un realistico progetto che porti ad una de-istituzionalizzazione dei cittadini con disabilità?"
Il mondo dell'Associazionismo che rappresenta le persone con disabilità e le loro famiglie continuano a richiedere al Governo il varo dei LEA e dei LIVEAS.
"Si sente di assumersi l'impegno di promuovere nell' ambito della Conferenza Stato Regioni, una iniziativa forte perché si arrivi ad uno sblocco di questa situazione che vede mortificare dei cittadini con disabilità del nostro Paese? Si sente di assumersi l'impegno di predisporre comunque dei LIVEAS regionali?"
Certi di una sua sollecita risposta, Le invio i miei più cordiali saluti.
Fulvio Santagostini
Presidente LEDHA