Il 25 febbraio LEDHA ha inviato ad alcune personalità di spicco del panorama lombardo un invito a sottoscrivere l’appello a favore della piena attuazione delle competenze previste per il difensore civico comunale.
A seguito dell'approvazione della legge finanziaria 2010, che ha inserito questa importante figura a difesa dei cittadini fra le spese superflue della politica, e nonostante la soppressione dei difensori civici sia stata procrastinata di un anno, di fatto gli enti locali sono orientati al suo smantellamento, in prospettiva certa di non avere, dal 2011, fondi statali a disposizione per finanziare il servizio.
L'8 gennaio 2010 LEDHA ha lanciato la campagna "Salviamo il Difensore Civico Metropolitano", convinti che nel silenzio della politica e dei media i cittadini stanno per essere privati di uno dei pochi strumenti a disposizione per vedere tutelati i propri diritti.
La Campagna ha avuto il suo centro nell'apertura di una pagina specifica su Facebook che ha visto l'adesione di oltre 1000 persone nel giro di due settimane, e nella petizione a cui è possibile aderire sul sito www.ledha.it.
LEDHA ha chiesto perciò di firmare la petizione a favore del Difensore Civico a personalità di rilievo nel panorama associativo, politico e non, affinché l'appello abbia maggiore risonanza.
All'appello hanno già risposto Don Antonio Mazzi, Presidente e fondatore della Fondazione Exodus Onlus e Michele Colucci, presidente del Forum della Solidarietà della Lombardia.
Nell'appello i firmatari dichiarano di:
Apprezzare il fatto che l'appello provenga da una federazione di associazioni di persone con disabilità, che in questo caso non si limitano a battersi per un servizio specificamente riservato alle persone rappresentate, ma si rivolgono alla generalità dei cittadini, a presidio di uno strumento prezioso a disposizione di tutti e non di una categoria.
Credere che la soppressione del Difensore Civico Comunale sia un grave errore politico e sociale, in considerazione dell'alto livello di civiltà rappresentato dall'istituzione della Difesa Civica comunale, analogamente a quanto avviene in Europa, dove l'Ombudsman è ormai una realtà diffusa e condivisa.
Essere convinti che anche dal punto di vista economico, gli interventi sin qui svolti, nella generalità dei casi, dal Difensore Civico Comunale a tutela dei diritti dei cittadini hanno evitato lungaggini e ricorsi costosi alla magistratura ordinaria, riducendo il contenzioso e consentendo alle amministrazioni locali di monitorare e migliorare la qualità dei servizi erogati.
Chiedono proprio per questo ai responsabili politici a tutti i livelli (Parlamento, Governo, Regioni, Province, Comuni) di ripensare positivamente e concretamente al ruolo, alle competenze, alla struttura e ai criteri di scelta, del Difensore Civico Comunale, impegnandosi da subito a mantenere concretamente attive le esperienze in atto nel nostro Paese.
Le risposte all'appello verranno periodicamente pubblicate nella apposita sezione su questo sito.
Adesioni
- Don Antonio Mazzi, Presidente e fondatore della Fondazione Exodus Onlus
- Michele Colucci, Presidente del Forum della Solidarietà della Lombardia
- On. Chiara Braga, Deputato Partito Democratico
- On. Anita Di Giuseppe, Deputato Italia dei Valori
- On. Antonio Rusconi, Senatore Partito Democratico
- On. Emilia de Biasi, Deputato Partito Democratico
- On. Savino Pezzotta, Unione di Centro