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16 Luglio 2009

In rete oggi per Domani: un bilancio

Il punto della situazione a due anni dalla partenza del progetto. Tra le iniziative previste dal progetto gruppi di sensibilizzazione, esperienze di autonomia, progetti di residenzialità

"In rete oggi per domani" è iniziativa di Azione Solidale in collaborazione con Fondazione di partecipazione "Idea Vita", Associazione "Oltre noi...la vita", Fondazione "Caritas Ambrosiana", LEDHA, Associazione AIAS Milano, Cooperativa sociale "La cordata", Associazione "Presente e futuro", Associazioni "Zuccheribelli" e "Altraassociazione e con il sostegno di Fondazione "I care...ancora", Associazione "Grupifh"
Il progetto "IN RETE oggi per domani" nasce, all'interno dell'attività svolta da Spazio Residenzialità, dall'osservazione che oggi la vita adulta delle persone con disabilità al di fuori del proprio contesto familiare è ancora troppo pensata solo e necessariamente all'interno di servizi ed istituzioni, situazioni che allontanano la possibilità di progettare serenamente e con il tempo corretto il "dopo di noi, durante noi". Ancora troppo spesso infatti nel difficile cammino della crescita e dell'autonomia del figlio con disabilità, sono le emergenze che obbligano a trovare e ad attuare in modo repentino soluzioni di vita autonoma dalla famiglia, limitando la possibilità di vivere questo passaggio come una reale opportunità di potersi vedere e sentire adulti con e nonostante la disabilità. La dimensione della vita autonoma dalla famiglia non è un passaggio scontato, è un percorso che si deve preparare per tempo con l'aiuto dell'ente pubblico, con l'accoglienza della comunità sociale in cui la famiglia vive, e con l'attivazione di incontri e condivisioni di esperienze e vissuti tra famiglie, ancora troppo isolate.

Sperimentare contemplando per le persone con disabilità anche possibilità di scelte abitative coerenti con le aspirazioni individuali. In questo senso il già citato progetto quadro "A casa mia" promosso da IDEAVITA ha accolto soluzioni personalizzate in modo che la persona con disabilità si senta a tutti gli effetti a casa sua. Questo progetto prevede, con il supporto di professionisti, l'individuazione delle caratteristiche della persona con disabilità e l'attuazione di percorsi sperimentali di distacco dalla famiglia per fare emergere in modo concreto le sue potenzialità e soprattutto le sue aspirazioni e desideri.

Il processo coinvolge la persona con disabilità, la famiglia, gli operatori che a vario titolo interagiscono nel sistema. I progetti in atto sono stati realizzati in alcuni ambienti con caratteristiche differenti e sono state avviate soluzioni originali valorizzando le risorse che anche le famiglie sanno e vogliono mettere in gioco. Tra gli ambienti adibiti alla sperimentazione: Cascina Biblioteca, Condominio solidale di Santa Maria alla Fontana, e un progetto che prevede la permanenza di un ragazzo con disabilità in casa propria.

 

Ecco come queste ipotesi sull'abitare per le persone con disabilità sono state interpretate ed operativamente tradotte dalle organizzazioni in funzione degli impegni assunti all'interno del progetto.

 

Sviluppo del monitoraggio e formazione (IDEAVITA)
L'attività di monitoraggio svolta con le famiglie, con le persone con disabilità nell'ambiente in cui vivono e con gli operatori che a vario titolo con esse lavorano ha evidenziato la necessità di individuare percorsi sperimentali residenziali strettamente connessi con le specifiche caratteristiche individuali. E' stato definito il Progetto Quadro "A casa mia" nell'ambito del quale hanno preso avvio il progetto di via Celentano per 4 persone e un progetto individuale per una persona che desidera vivere a casa propria, adeguatamente supportata.

Sostegno alle famiglie presenti nelle residenze di Cascina Biblioteca e Casa alla Fontana (IDEAVITA)
A partire dal mese di settembre 2007 si sono svolti 30 incontri con le famiglie fondatrici e con le singole persone disabili per avviare o consolidare la conoscenza delle situazioni e l'approfondimento dei problemi specifici.

Consulenze orientative individuali alle famiglie (OLTRENOI)
Si è attivato un gruppo di famiglie al Gallaratese ( 17 famiglie ) che s'incontrano regolarmente con 2 operatori mensilmente e di cui 6 hanno incontrato singolarmente l'operatore per affrontare tematiche legate all'AdS al progetto di vita e alle sperimentazioni di vita indipendente. Con un accordo con coop Cascina Bianca sono state fatti 5 weekend di distacco dalla famiglia.

Punto d'ascolto e sensibilizzazione nelle zone 6 e 7 (Azione Solidale)
E 'continuato il lavoro del Punto d'ascolto in zona 6, da inizio dell'anno si sono intensificati gli incontri con quindici famiglie con cui si sono svolti più colloqui individuali di presa in carico e di condivisione del progetto di vita adulta per i propri figli o parenti e di preparazione all'avvio delle sperimentazioni, viste come una delle fasi del progetto. Dodici famiglie hanno deciso di partecipare all'esperienza delle sperimentazioni. Per le altre famiglie si è scelto di rimandare l'esperienza. Per due, di queste famiglie si è all'inizio di un percorso di riflessione sul futuro dei propri figli, anche per l'età, poco più che ventenni.

- Gruppo sensibilizzazione delle famiglie al durante noi(Azione Solidale)
- Gruppo di accompagnamento delle famiglie al quartiere Gallaratese (Caritas Ambrosiana)

In questi due anni sono state attivate anche numerose sperimentazioni residenziali in modo tale che la persona con disabilità abbia potuto verificare in modo concreto e reale le proprie risorse e le proprie difficoltà, sperimentando sul campo e aumentando la consapevolezza della propria condizione da adulto e della propria autonomia.

La sperimentazione di vita autonoma in contesti abituali e quotidiani ha consentito anche di sensibilizzare e coinvolgere il territorio che è potuto diventare risorsa nel garantire dinamiche d'inclusione sociale per il cittadino con disabilità.
All'interno del progetto sono state utilizzate come risorse per le sperimentazioni ambiti diversi, offrendo così la possibilità di incontrare bisogni diversi.
In alcuni casi le sperimentazioni sono state la continuazione di un percorso verso l'autonomia e l'adultità già avviato dalle realtà.

Nell'ambito della CSS di Lainate e Casa La Fontana (La Cordata), tra le varie sperimentazioni si segnala quella di quattro mesi presso la CSS di Lainate per quattro persone. Questa esperienza ha permesso di valutare le capacità delle persone a fronte di un primo distacco continuativo dal nucleo familiare con l'obiettivo di affrontare il prossimo anno un percorso di inserimento presso un appartamento protetto.

All'interno del progetto di sperimentazione, denominato: "Le chiavi di casa- esperienze verso una reale autonomia", si è reso concreto con la sperimentazione abitativa in un appartamento situato all'interno di un condominio residenziale, a Muggiano (quartiere della periferia ovest di Milano). Poiché tra gli obiettivi del progetto è prevista l'osservazione e la conoscenza dei reali bisogni della persona con disabilità, la permanenza nell'appartamento ha visto la presenza continuata di un educatore per favorire un'analisi utile a costruire un futuro percorso di vita adulta.

Zuccheribelli ha avviato un percorso di sperimentazione residenziale dal titolo "Vado a vivere da solo, in cui quattro ragazzi con disabilità intellettiva e difficoltà relazionali che decidono di metter su casa insieme.
Su questa esperienza è stato girato un video poi trasmesso da Rai Educational scritto e diretto da Marisa Passera e Simone Colombo.
Nel programma le persone con disabilità sono i protagonisti che raccontano la loro storia e la scelta di andare a vivere da soli.

I risultati sino ad ora ottenuti all'interno del progetto "In rete oggi per domani" evidenziano come si sia consolidato un modello gestionale di residenzialità in cui l'associazione mantiene la funzione di monitoraggio, mentre la cooperativa quella della gestione dei servizi in una sinergia che garantisce una sempre migliore qualità e un monitoraggio che aiuta gli operatori a prevenire i problemi e non solo a tamponarli. Inoltre questa situazione favorisce il passaggio dalla collaborazione alla cooperazione tra enti.

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