Riportiamo di seguito la risposta di Ombretta Fortunati alla lettera inviatale dal Presidente Ledha Fulvio Santagostini
Gentile Presidente,
ho letto con molto interesse la sua lettera aperta e le sono grata per aver così precisamente posto a tutti i candidati alle prossime elezioni amministrative temi estremamente importanti, anche se sono stati troppo spesso dimenticati sia dai discorsi politici di questa campagna elettorale, sia dai media.
Sono lieta perciò di avere l'opportunità di tentare di dare alcune risposte che riguardano la necessità di un impegno forte per il prossimo futuro in modo che la politica nel suo complesso e le assemblee elettive diventino un vero e proprio strumento verso la piena inclusione sociale e per il rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità.
Ritengo la Convenzione Onu uno strumento formidabile in questo senso, sia dal punto di vista culturale, sia da quello più concreto e quotidiano, visto che impone alla politica la necessità di una partecipazione continuativa del movimento associativo delle persone con disabilità, rispondendo all'importante assunto - anche da Lei richiamato nella sua lettera - del "Nulla su di noi senza di noi". Occorrerà nei prossimi mesi sia a livello nazionale che europeo favorire la massima diffusione e conoscenza della Convenzione perché diventi patrimonio condiviso.
In particolare ritengo importanti questi aspetti da Lei richiamati:
- La necessità di un impegno per la creazione anche a livello locale, oltre che nazionale, di un Osservatorio per la verifica dell'attuazione della Convenzione; dev'essere a mio avviso un luogo di incontro tra l'Amministrazione pubblica e le Associazioni delle persone con disabilità più rappresentative sul territorio e che abbiano promosso un lavoro progettuale di rete tra le diverse associazioni, per monitorare le buone prassi compiute e le discriminazioni ancora in atto.
- L'attivazione - e per la Provincia di Milano la continuazione - di Deleghe alla disabilità può rappresentare un impegno concreto in questa direzione, o comunque un primo passo per promuovere un coordinamento attivo verso i vari assessorati dell'Ente Provinciale e per divenire punto di riferimento per le politiche di inclusione sociale delle persone con disabilità. Questa esperienza, che ho potuto fare personalmente nei cinque anni dell'attuale Amministrazione Provinciale, è stata senz'altro positiva, occorrerebbe però che le politiche attive verso l'universalità dei diritti diventino prassi costante e quotidiana permeando l'agire politico anche per quanto attiene alle scelte di bilancio e programmazione.
- Il diritto alla vita autonoma e indipendente è veramente un punto imprescindibile, ma purtroppo ancora dimenticato e anche da questo punto di vista la Convenzione ci richiama a promuovere politiche attive che intervengano perché sia veramente realizzato un qualificato progetto di vita delle persone con disabilità, in tutti gli ambiti - dal lavoro al tempo libero, dalla scuola all'abitare, dall'accessibilità di trasporti e strutture, ecc. In particolare la figura dell'Amministratore di sostegno garantisce questo percorso verso la vita autonoma della persona con disabilità quando non possono da sole rappresentarsi. E diventa quindi figura da valorizzare e far conoscere, anche attraverso un lavoro di sensibilizzazione culturale oltre che favorendone la diffusione.
- La questione poi del "Pagare il giusto" risponde appieno a una purtroppo ancora presente situazione "a macchie di leopardo" per quanto attiene al territorio della provincia di Milano e per la Lombardia, in cui sono presenti situazioni estremamente variegate e in molti casi non rispondenti a quanto stabilito dal legislatore, che prevede che sia solo il reddito individuale della persona con disabilità a contare per la richiesta di partecipazione alla spesa.
- L'Expo 2015 deve smettere di essere tema di scontro sulle risorse o sulle sedi, per diventare raccordo di esperienze e progettualità che si muovano nell'ottica di una progettazione universale, che dunque salvaguardi e rispetti i diritti delle persone con disabilità pensando alla costruzione di un territorio e di luoghi pienamente vivibili per tutti.
Colgo l'occasione per ringraziare Ledha per il lavoro di rete e per l'impegno per i diritti delle persone con disabilità portati avanti in questi anni, ma anche per la collaborazione preziosa che svolge verso le amministrazioni pubbliche, come ho ben potuto cogliere nei cinque anni di impegno legato all'incarico di Consigliera Provinciale Delegata ai diritti delle persone con disabilità.
Per continuare questo percorso e rendere concreti gli intenti che ho qui esposto, mi sono candidata sia alla Provincia di Milano per il collegio Milano Barona Ronchetto, sia alle Europee per il collegio Nord ovest.
Cordialmente
Ombretta Fortunati