Pubblichiamo il testo della lettera inviata da Vincenzo Falabella, presidente di FISH, in occasione della manifestazione del 16 aprile: "Sostengo le vostre azioni e solleciterò il governo nazionale"
Carissimo presidente Manfredi, carissimi tutti e tutte,
è con enorme rammarico che non posso essere li con voi.
Pur avendo da qualche giorno organizzato la mia trasferta, le mie attuali precarie condizioni di salute non mi hanno consentito di poter raggiungere oggi Milano e partecipare con tutti Voi alla indetta manifestazione.
So per certo, conoscendovi, che avete tentato il dialogo della diplomazia con la politica regionale e che purtroppo le legittime istanze avanzate non sono state debitamente recepite.
Questo dispiace perché la poca attenzione mostrata dalla politica locale ancora una volta avrà una conseguenza diretta sulla vita dei nostri cittadini e cittadine con disabilità e le loro famiglie.
Regione Lombardia ha tagliato il contributo economico ai familiari di persone con disabilità gravissima. Una misura questa che recepisce quanto previsto dal Piano nazionale per la non autosufficienza a firma dell’ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, sulla base del lavoro dell’allora commissione istituita presso il ministero. FISH già nel 2022 aveva denunciato che questa scelta avrebbe creato difficoltà per le persone con disabilità e le loro famiglie.
Oggi quelle scelte stanno producendo risultati devastanti.
Le nuove norme di fatto stanno comprimendo un diritto fondamentale, quello dell’assistenza necessaria per consentire alle persone con disabilità di poter vivere dignitosamente la propria vita, la quotidianità!
Come presidente nazionale della FISH sostengo a pieno le vostre azioni, pertanto mi unisco a voi, al vostro “grido di allarme” alle vostre legittime rivendicazioni e invito il presidente Attilio Fontana, gli assessori e i consiglieri di Regione Lombardia a intervenire immediatamente, reperendo e stanziando in tempi brevi le necessarie e adeguate risorse economiche per evitare i tagli, garantendo di fatto a tutte le persone con disabilità di ricevere quel giusto ed equo sostegno economico che permetta l’esigibilità del diritto all’assistenza offerta dai loro caregiver familiari.
Ritengo convintamente che queste decisioni della politica nazionale prima e regionale poi sono da un lato gravemente lesive della dignità delle persone con disabilità e dall’altro miope da un punto di vista della qualità del sistema di welfare lombardo e della sua tenuta sociale.
Dal mio canto, come presidente nazionale della FISH, solleciterò il governo affinché ponga immediato rimedio all’indescrivibile situazione che si sta generando nel nostro Paese. È ormai matura la convinzione che non si possa solo più fornire singoli servizi di assistenza o sostegni, ma che a questi debbano concatenarsi anche interventi per rendere attiva la partecipazione delle persone con disabilità ai contesti di vita di tutti. Se non ora quando? Le persone con disabilità e le loro famiglie non possono più attendere.
Non abbiamo mai negoziato i nostri diritti, non lo abbiamo fatto in passato, non lo faremo oggi. Pertanto, continuiamo a lottare affinché le “nostre” istanze siano ascoltate ed accolte. Per il bene dei tanti cittadini e cittadine con disabilità che vivono in Regione Lombardia.
Lottate in Lombardia come io lotterò con il governo nazionale.
Vi abbraccio affettuosamente tutti.
Vincenzo Falabella, presidente nazionale FISH