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9 Febbraio 2024

Fondo per la non autosufficienza, LEDHA e Fand incontrano il Prefetto di Milano

Le associazioni hanno illustrato le proprie preoccupazioni rispetto al taglio dei contributi economici a sostegno dei caregiver familiari. "Il Prefetto ci ha ascoltato con attenzione e garantito il suo interessamento"

Nella giornata di giovedì 8 febbraio si è svolto l’incontro tra il Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, e i presidenti di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, Alessandro Manfredi, Fand (Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità), Angelo Achilli.

L’incontro era stato sollecitato nei giorni scorsi dalle associazioni per la tutela dei diritti delle persone con disabilità a seguito dell’approvazione del nuovo Piano operativo di Regione Lombardia che, recependo quanto previsto dal Piano nazionale per la non autosufficienza, prevede un drastico taglio (da 650 a 400 euro al mese) ai contributi economici a sostegno dei caregiver familiari. Una misura che andrà ad aggravare le condizioni già precarie di circa settemila persone con grave e gravissima disabilità.

“Abbiamo illustrato al Prefetto tutte le nostre preoccupazioni rispetto a questa situazione e gli abbiamo chiesto di farsi portavoce delle nostre istanze presso il governo -commenta Alessandro Manfredi-. Il Prefetto ci ha ascoltato con grande attenzione e ci ha garantito il suo interessamento”.

Nei giorni scorsi LEDHA e altre 17 associazioni di persone con disabilità sono tornate a sollecitare il ministero del Lavoro e delle politiche sociali e Regione Lombardia affinché le due istituzioni possano trovare insieme il modo di scongiurare i tagli ai contributi a supporto dell’impegno dei caregiver familiari.

Nello specifico, le associazioni chiedono al ministero del Lavoro di autorizzare espressamente Regione Lombardia a prorogare l’implementazione del Piano nazionale per la non autosufficienza per garantire la continuità degli interventi in atto e avere il tempo e il modo per progettare la sua migliore trasposizione in pratica. Due invece le richieste per Regione Lombardia: prevedere un adeguato aumento della propria quota di co-finanziamento del Fondo per la non autosufficienza (tale da poter soddisfare l’equilibrio del sistema attualmente in vigore e garantire la continuità dei contributi) e il rapido avvio delle Unità di valutazione multidimensionale che vedano il coinvolgimento delle persone con disabilità, così da poter individuare di quali sostegni ha bisogno la persona con disabilità al fine di realizzare il proprio Progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato.

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