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14 Maggio 2023

Violenza di genere, il Rapporto ombra del Forum italiano sulla disabilità

Il documento evidenzia le criticità nelle strategie di prevenzione della violenza ai danni delle donne con disabilità nel quadro della Convenzione di Istanbul

Il 6 aprile 2023, il Forum italiano sulla disabilità (Fid) ha pubblicato il Rapporto ombra al Meccanismo di monitoraggio (Grevio) della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, più nota come Convenzione di Istanbul. Il documento è stato redatto da un gruppo di lavoro composto da: Luisella Bosisio Fazzi, Donata Vivanti, Silvia Cutrera, Laura Abet, Giulia Grazioli, Patrizia Cegna e Giampiero Griffo.

Sebbene le questioni sollevate nel precedente Rapporto ombra, redatto nel 2018, in materia di contrasto alla violenza nei confronti delle donne con disabilità siano rimaste inalterate (e molte Raccomandazioni rivolte all’Italia dal Grevio in materia rimangano disattese) il nuovo testo sottolinea positivamente dei piccoli cenni di cambiamento. Ad esempio il fatto che l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) della Direzione centrale della polizia criminale abbia pubblicato una brochure divulgativa intitolata “La violenza contro le donne con disabilità”.

Il rapporto del Forum italiano sulla disabilità evidenzia diversi nodi critici, abbiamo selezionato alcuni dei temi principali di cui vi proponiamo una breve sintesi:

  • L’attuazione del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023 è affidata a livello di governance regionale. Tutte le Regioni hanno adottato una legislazione in materia, alcune però hanno regolamentato solo alcune questioni, come la previsione di un Osservatorio regionale, ma non una legislazione particolare regionale sulla prevenzione e la protezione dalla violenza di genere. In particolare, per quanto riguarda la misure finalizzate a prevenire e combattere le violenze contro donne esposte a discriminazioni internazionali, “solo pochi dei piani regionali o delle Linee guida esistenti menzionano la discriminazione intersezionale delle donne vulnerabili o delle donne con disabilità”.

  • Nel novembre 2021 il Dipartimento per le Pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ha approvato il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023 e delega le procedure di attuazione a un successivo piano che però non è ancora stato presentato. Mancano inoltre azioni concrete per attuare le misure contenute nel Piano nazionale relative alle persone con disabilità quali, ad esempio, un documento che identifichi i gruppi più vulnerabili e definisca il concetto di violenza in tutte le sue forme.

  • All’interno del Piano nazionale la priorità relativa alla raccolta e analisi dei dati sul fenomeno della violenza dimentica di menzionare la disaggregazione dei dati, anche in base alle persone con disabilità. Ed è risaputo che la mancanza di dati statistici specifici rende invisibile la violenza contro le donne con disabilità e impedisce di pianificare attività e servizi mirati.

  • Nel decreto che disciplina la ripartizione dei fondi nazionali alle Regioni non sono previste azioni specifiche a favore di donne e ragazze con disabilità.

  • Le campagne di sensibilizzazione e prevenzione non includono o non sono rivolte a donne e ragazze con disabilità, in particolare a quelle con disabilità intellettiva e/o psicosociale e a tutte coloro che vivono in istituti. Non ci sono informazioni fornite in formato “easy to read” o “facile da capire” e non ci sono riferimenti in video, spot e/o comunicazioni scritte riguardo a situazioni che possono coinvolgere donne o ragazze con disabilità sensoriali, fisiche, intellettive e/o psicosociali.

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