Il tema č al centro di un ciclo di tre incontri promosso dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati che prende il via domani. Ne abbiamo parlato con Patrizia Buonamici, protection associate Unhcr
"Rafforzare la tutela delle persone con disabilità nel contesto delle migrazioni forzate" è il titolo del ciclo di tre incontri organizzato dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) che prende il via domani, mercoledì 19 marzo, con un modulo dal titolo "Comprendere la disabilità”. Il secondo appuntamento è in programma il 17 maggio dalle ore 14.30 alle 16.30 e si concentrerà sulla tutela delle persone rifugiate, richiedenti asilo e apolidi con disabilità, secondo la normativa italiana e nel contesto del sistema di protezione e accoglienza. Terzo e ultimo appuntamento è in programma il 15 giugno dalle ore 14.30: "Strategia per promuovere l'inclusione delle persone rifugiate, richiedenti asilo e apolidi con disabilità". Abbiamo approfondito i temi del webinar con Patrizia Buonamici, protection associate Unhcr.
Solitamente si tende a pensare alla migrazione e alla disabilità come temi separati. L’esperienza ci dice invece che questi due mondi si sovrappongono, in che modo?
Vi è una difficoltà a uscire da un’analisi binaria di una questione tanto complessa quale quella delle migrazioni forzate delle persone fra le quali, naturalmente, posso esservi persone con disabilità. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che circa il 15% della popolazione mondiale abbia una disabilità, questo indicherebbe che circa 12 milioni di persone con disabilità al mondo sono state costrette a fuggire dalle proprie case a causa della guerra, della violenza e delle persecuzioni. Tuttavia, il numero reale è probabilmente molto più alto poiché spesso le persone con disabilità rimangono invisibili all’interno delle loro comunità. Le difficoltà inerenti alla fuga colpiscono in modo sproporzionato le persone con disabilità: sono spesso a maggior rischio di violenza, sfruttamento e abuso, incontrano ostacoli nell'accesso ai servizi di base e sono spesso escluse dall'istruzione e dalle opportunità di sostentamento.
Quali sono gli obiettivi che volete raggiungere con il ciclo di webinar che inizia domani?
Con questo percorso formativo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, in collaborazione con CBM Italia, LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, con Giampiero Griffo (Disabled peoples' international), con Special Olympics Italia e attraverso la testimonianza diretta di una persona rifugiata con disabilità, intende avviare un percorso di sensibilizzazione e formazione dei principali attori che interagiscono ed accompagnano il percorso delle persone rifugiate, richiedenti asilo e apolidi con disabilità.
Nel corso dei tre webinar Unhcr intende fornire ai partecipanti strumenti per:
Le persone richiedenti asilo e rifugiate con disabilità trovano adeguata accoglienza in Italia?
Secondo quanto disposto dall’art. 17 del D.Lgs 142/2015 (norma che disciplina il sistema di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo) le persone con disabilità rientrano fra le “persone portatrici di esigenze particolari”. Questo comporta l’obbligo a carico degli attori chiamati a garantire un’adeguata accoglienza, di tenere conto delle specifiche vulnerabilità. Purtroppo, però, sebbene la norma preveda una garanzia formale, si registrano margini di miglioramento nel sistema di accoglienza, affinché tale tutela possa definirsi anche sostanziale.
Quali sono le strategie da mettere in atto per favorire l'inclusione delle persone rifugiate con disabilità?
Come tutte le altre persone, coloro che hanno una disabilità contribuiscono in modi diversi alle loro comunità. Tuttavia, le barriere che ostacolano la loro partecipazione devono essere mitigate attraverso un impegno proattivo per promuoverne l'inclusione. Il lavoro dell'Unhcr è guidato da un approccio alla disabilità basato sui diritti, speculare alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, e si concentra sul coinvolgimento significativo delle persone con disabilità in tutte le decisioni che le riguardano; ciò include l'identificazione e il superamento delle barriere -comprese quelle ambientali, di comportamento e di comunicazione- che impediscono alle persone con disabilità di accedere e di partecipare nei programmi e nelle attività su una base di uguaglianza con le persone senza disabilità.
Per iscriversi al webinar e partecipare agli incontri, seguire le indicazioni riportate sulla locandina in allegato