Tante le incognite in vista di settembre. Morra (LEDHA Scuola): "Il rientro in classe dovrà riguardare tutti i bambini e ragazzi, a partire da quelli con disabilità". Le proposte di LEDHA
Sono passati diversi mesi da quando l’emergenza Covid-19 ha imposto l’interruzione dell’attività scolastica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado. L’anno scolastico 2019/2020 si è da poco concluso e, a oggi, il ministero dell’Istruzione non ha ancora elaborato linee guida uniformi che stabiliscano quando e con quali modalità bambini e ragazzi potranno ritornare sui banchi di scuola.
“LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità guarda con speranza e preoccupazione al nuovo anno scolastico -commenta Alessandro Manfredi, presidente dell’associazione-. Un elemento, per noi è assolutamente irrinunciabile. In qualunque modo i bambini e i ragazzi torneranno a scuola è chiaro che il posto degli alunni e degli studenti con disabilità potrà essere uno solo: quello a fianco dei loro compagni”.
“Qualsiasi sarà la scelta compiuta per il rientro in classe di bambini e ragazzi, dovrà riguardare e comprendere senza nessuna limitazione tutti i bambini e i ragazzi, a partire da quelli con disabilità -spiega Donatella Morra, referente del gruppo LEDHA Scuola-. Un'affermazione, speriamo, scontata. Ma che è necessario ribadire in un momento in cui la vita sociale sembra essere sempre più riservata alle persone in salute”. Al fine di garantire il rispetto dei diritti dei bambini e degli studenti con disabilità LEDHA ha inviato una lettera aperta, elaborata dal proprio Gruppo Scuola, alle istituzioni regionali e locali (Ufficio scolastico regionale, Regione Lombardia, ASST, Comuni, Province e Città Metropolitana di Milano) con una serie di richieste e raccomandazioni molto precise. “Un contributo che LEDHA offre alle Istituzioni insieme alla disponibilità ad approfondire il confronto e la collaborazione”, dice Alessandro Manfredi.
All’Ufficio scolastico regionale gli esperti di LEDHA chiedono che per ogni scuola (statale e paritaria) si svolga una verifica del PEI (Piano Educativo Individualizzato) per accertare se sono stati attivati tutti gli strumenti necessari al fine di garantire ad alunni e studenti con disabilità il raggiungimento degli obiettivi educativo-didattici che erano stati programmati all'inizio dell'anno scolastico 2019/2020.
In vista del nuovo anno scolastico LEDHA chiede anche la redazione, contemplata dalla legge, di una bozza provvisoria del PEI per l’anno scolastico 2020/2021, in cui siano previste non solo le ore di sostegno, da destinare alla classe, ma anche delle altre risorse professionali (educatori, assistenti alla comunicazione e assistenti ad personam) necessarie alla assistenza dell’alunno, con la previsione anche di un intervento domiciliare, qualora le lezioni dovessero nuovamente interrompersi a causa di una nuova ondata dell’epidemia di Covid-19, con il conseguente ritorno alla Didattica a distanza (DAD). Inoltre occorre che il PEI preveda e descriva quali necessità strumentali e tecnologiche siano indispensabili per lo svolgimento della didattica a scuola e a casa. Risorse e strumenti che dovranno essere richiesti dalla scuola agli enti competenti.
Nel caso in cui la pianificazione delle attività didattico-educative per il nuovo anno scolastico preveda soluzioni diversificate per diversi gruppi di alunni (ad esempio l'alternanza tra momenti in presenza e momenti di didattica online) si chiede che "per gli alunni in situazione di disabilità sia sempre privilegiata la modalità in presenza, in considerazione della particolare importanza che per essi assumono i legami interpersonali e gli aspetti relazionali". A patto, però, di non creare classi di soli alunni con disabilità.
Solo in casi eccezionali e solo “come ipotesi residuale”, deve essere considerata la possibilità di re-iscrivere l'alunno con disabilità al medesimo anno di corso frequentato nell'anno scolastico che si è appena concluso.
A Regione Lombardia e ai Comuni, LEDHA chiede di garantire la continuità dell'assistente ad personam e alla comunicazione e che tutte le risorse economiche non spese tra marzo e giugno (per mancata erogazione dei servizi) non siano mese a risparmio, ma destinate a sostenere e rafforzare gli interventi nella fase di avvio del nuovo anno scolastico. Infine, a fronte dello stanziamento di risorse dedicate per la riqualificazione e l’adattamento degli spazi all’interno degli edifici scolastici, LEDHA chiede ai Comuni, alle province lombarde e alla Città metropolitana di prestare massima attenzione a migliorare l’accessibilità delle scuole, tenendo conto delle esigenze e delle caratteristiche di tutti gli studenti, a partire da quelli con disabilità.