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6 Marzo 2020

Coronavirus e disabilitą: FISH e FAND chiedono interventi urgenti

Le due federazioni hanno chiesto al Governo di attivare ulteriori disposizioni per tutelare le persone con disabilitą e le loro famiglie. Scuola, lavoro e centri residenziali alcuni degli ambiti

Ampliare, in via straordinaria, le condizioni di accesso ai permessi lavorativi e ai congedi retribuiti per i lavoratori che assistono un familiare con disabilità. Garantire la continuità didattica degli studenti con disabilità attraverso gli insegnanti di sostegno. Tutelare, con appositi protocolli, la salute delle persone con disabilità che vivono all'interno di strutture residenziali.
Sono solo alcune delle proposte che le federazioni delle persone con disabilità FISH e FAND hanno sottoposto all'Ufficio per la promozione dei diritti delle persone con disabilità presso la Presidenza del consiglio dei Ministri per chiedere di integrare le misure adottate per il contenimento della diffusione di Coronavirus con ulteriori disposizioni a tutela delle persone con disabilità e le loro famiglie.

"Le persone con disabilità, specie quelle con patologie cronico-degenerative e complesse, pluridisabilià, disturbi dello spettro autistico e del neurosviluppo (...) sono maggiormente esposte sia ai rischi sanitari derivanti dall'epidemia di Coronavirus, sia alle ricadute sociali che ne derivano", scrivono le associazioni nella lettera. Le richieste riguardano diversi ambiti: dal diritto allo studio ai centri diurni e residenziali fino alle agevolazioni lavorative per coloro che assistono familiari con disabilità o per gli stessi lavoratori con disabilità.

La scuola
A seguito della sospensione della didattica frontale in tutte le scuole, FISH e FAND chiedono di prendere in considerazione la necessità di emanare una direttiva che disponga che le istituzioni scolastiche attivino al domicilio degli alunni e studenti con disabilità la continuità didattica attraverso gli insegnanti di sostegno a essi assegnati e per le ore corrispondenti a quelle indicate nei singoli PEI.

Centri diurni
Le federazioni chiedono al Governo di prendere in considerazione la necessità di emanare una direttiva che, con effetto immediato, disponga alle Aziende Sanitarie e socio-sanitarie degli enti locali di garantire in sostituzione e/o a integrazione delle attività dei centri diurni, analoghe prestazioni domiciliari.
La richiesta di FISH e FAND al Governo è quella di emanare "ogni altro provvedimento utile o opportuno per evitare che l'intero carico assistenziale ricada sulle famiglie, già molto provate, alleviandole almeno per alcune ore".

Strutture residenziali per persone con disabilità
Al fine di tutelare la salute delle persone con disabilità che vivono in centri residenziali e quella degli operatori che li assistono, si chiede al governo di predisporre specifici protocolli e procedure per affrontare i casi di contagio all'interno delle strutture stesse.

Lavoro
A fronte dei maggiori carichi assistenziali per i lavoratori che assistono familiari con disabilità, le federazioni chiedono al governo di valutare la possibilità di ampliare, in via straordinaria, le condizioni di accesso ai permessi lavorativi e ai congedi retribuiti. Nel caso di lavoratori con disabilità grave si chiede la possibilità di prevedere l'estensione dei congedi retribuiti.

"Si conferma senza esitazione la nostra disponibilità ad assicurare la più ampia collaborazione nel definire, diffondere e attuare quanto si riterrà utile porre in essere", scrivono Vincenzo Falabella e Nazario Pagano, sottolineando l'urgenza di mettere in atto questi provvedimenti nel più breve tempo possibile. "Diversamente temiamo che, a breve, sarà la cronaca a segnalare il 'dramma' vissuto da persone con disabilità, familiari e operatori lasciati soli a gestire questa terribile e inedita emergenza".

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