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15 Gennaio 2020

LEDHA: "La Regione apra al confronto sulla nuova DGR"

Il consiglio regionale ha approvato due mozioni che chiedono una modifica del piano sulla non autosufficienza. Manfredi: "Il nuovo testo venga approvato al pił presto"

 

Nel tardo pomeriggio di ieri, il Consiglio regionale lombardo ha approvato due mozioni (una di maggioranza e una di minoranza) che chiedono una modifica della delibera della Giunta regionale approvata lo scorso dicembre che stabilisce i criteri per l'assegnazione dei fondi previsti dal "Piano triennale regionale per la non autosufficienza 2019-2021".

I due documenti sono stati presentati rispettivamente dal Partito Democratico (primo firmatario Gianantonio Girelli) e il secondo dalla maggioranza (primo firmatario Gianluca Comazzi). Il primo documento, approvato a scrutinio segreto con 36 voti a favore e 32 contrari e un astenuto, chiede di rivedere la delibera regionale del dicembre scorso giudicata “peggiorativa rispetto a quella attuale” e di ripristinare i criteri e l’entità del contributo vigenti fino a oggi, “garantendo continuità nell’assistenza alle famiglie”.
La seconda mozione (59 voti a favore e 12 astenuti) impegna la Giunta a continuare a investire su questo tema, facendosi anche portavoce con il Governo nazionale “per ottenere un incremento delle risorse e far fronte così alle necessità del futuro, in cui si prevede un incremento ulteriore di accessi al sistema”.

"Siamo soddisfatti per questa decisione del Consiglio e ringraziamo i consiglieri regionali che hanno prestato ascolto alle richieste delle famiglie e delle associazioni -commenta Alessandro Manfredi, presidente LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità-. La delibera deve essere rivista: abbiamo inviato all'assessore Bolognini una lettera con le proposte delle associazioni su cui chiediamo a Regione Lombardia di aprire un confronto per la definizione della nuova DGR. Auspichiamo inoltre che il testo venga redatto e approvato nel più breve tempo possibile per dare continuità alla misura e permettere alle persone con disabilità e alle loro famiglie di guardare con serenità al proprio futuro".

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