Questo sito utilizza cookie. Proseguendo la navigazione si acconsente al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
Informativa estesa         

Ultime notizie

21 Maggio 2024

Che cosa ha fatto LEDHA per l’accessibilità del Salone del libro di Torino

Grazie a operatori e volontari specificatamente formati sono state accolte circa 1.700 persone con disabilità. Tra le novità di questa edizione della rassegna la presenza di un Accessibility manager

In occasione dell’edizione 2024 del Salone del Libro di Torino -che ha registrato la presenza di oltre 220mila visitatori- LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità ha contribuito a migliorare l’accessibilità dell’evento, il più grande di sempre nella città di Torino. 

Obiettivo principale di questo intervento, realizzato grazie alle competenze del Centro regionale per l'accessibilità e il benessere ambientale (Craba), era promuovere azioni e progettualità per promuovere l’accessibilità e fruizione degli spazi, dei percorsi, dei servizi, della comunicazione dell’informazione del Salone, per tutte le persone con disabilità motoria, sensoriale e intellettivo-relazionale.

La rassegna si è svolta a Lingotto Fiere dal 9 al 13 maggio e per implementare l’accessibilità e fruibilità degli spazi per i visitatori con disabilita (visiva, uditiva, motoria, intellettiva e relazionale) nonché per i visitatori che esprimono esigenze specifiche LEDHA ha formato circa quaranta operatori responsabili del presidio degli spazi esterni ed interni del Salone oltre a cinquanta studenti impegnati in “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”, nuova dicitura che indica l’alternanza scuola-lavoro) dell’Istituto “Giulio” di Torino.

I moduli formativi avevano lo scopo di indicare agli operatori e ai ragazzi del quarto anno di liceo, una serie di elementi fondamentali per poter accogliere e gestire le esigenze delle persone con disabilità. Tra questi, ad esempio, i principi di relazione/comunicazione con le persone con disabilità, l’approccio all'Easy to read (un linguaggio facile da leggere e capire per tutti).

Di impatto all’interno moduli è stato il laboratorio esperienziale che ha permesso di sensibilizzare ulteriormente il personale. Un secondo laboratorio progettuale è stato dedicato alla progettazione della segnaletica accessibile, con particolare attenzione alle persone con disabiità visiva e intellettiva. Anche il sito web è stato implementato in tal senso, fornendo specifiche indicazioni sui facilitatori presenti per tutte le persone con disabilità e per godere di un esperienza di visita il più possibile piacevole, comfortevole e appagante.

Grazie alle indicazioni fornite, gli operatori sono stati in grado di gestire circa 1.700 visitatori con disabilità e 1.600 accompagnatori, ricevendo riscontri positivi da parte dell’utenza, per l’attenzione dimostrata dagli operatori.

Inoltre, durante gli orari di apertura del Salone del libro, il Craba di LEDHA ha garantito la presenza di un esperto in materia in veste di Accessibility manager: tale figura aveva il compito di garantire da parte del Salone un’elevata qualità dell’accoglienza sia per i visitatori con disabilità sia per i visitatori con esigenze specifiche (ad esempio persone anziane, bambini piccoli, donne in gravidanza, persone obese, persone con problemi di salute).

Sono sempre più numerosi gli eventi internazionali che si dotano della figura dell’Accessibility manager, per supervisionare gli aspetti legati all’accoglienza dei visitatori con disabilità e con esigenze specifiche. In questo senso, la scelta del Salone del libro di Torino di dotarsi di questa figura pone la rassegna tra quelle all’avanguardia sui temi dell’inclusione.

Nello specifico, l’Accessibility manager ha supervisionato le attività legate all’accoglienza e alla gestione dei visitatori con disabilità e con esigenze specifiche, ha contribuito a risolvere eventuali criticità emerse durante il Salone in merito ai punti di cui sopra, ha supportato le varie figure professionali del Salone del Libro coinvolte a qualsiasi titolo nella gestione dei visitatori con disabilità.

Una novità particolarmente significativa è stata la presenza di spazi di quiete (da alcuni soprannominati “oasi di silenzio”) che l’organizzazione del Salone del libro ha inserito dietro indicazione del Craba-LEDHA. Sono pensati per le persone con disabilità intellettiva come luoghi in cui è possibile allentare lo stress provocato dalla sovra-stimolazione sensoriale, dalla confusione, dalla folla, dall'amplificazione sonora e dalle luci abbaglianti o intermittenti che spesso caratterizzano i grandi eventi. Sono “ambienti appositamente progettati per garantire il benessere e la serenità delle persone che li utilizzano” come cita Superabile INAIL nel suo articolo intitolato “Al Salone del Libro di Torino presenti ‘spazi di quiete’ pensati per le esigenze delle persone con disabilità.

Questi spazi sono stati distribuiti in diversi punti del Lingotto, tra la Galleria Visitatori (tra il padiglione 2 e il padiglione 3) e la Galleria Oval, vicino alla Sala Indaco. E sono stati segnalati sulle mappe, all’interno dei padiglioni e fuori dagli ingressi degli stessi. A controllare gli accessi e disponili in caso di necessità c’erano i volontari dell’istituto “Giulio” appartenenti all’indirizzo Socio-sanitario.

Julieth Ortega, Centro regionale per l'accessibilità e il benessere ambientale (Craba)

 

Condividi: Logo Facebook Logo Twitter Logo mail Logo stampante