Questo sito utilizza cookie. Proseguendo la navigazione si acconsente al loro impiego in conformitą alla nostra Cookie Policy.
Informativa estesa         

I nostri libri

La difesa dei diritti delle persone con disabilità l'obiettivo prinicpale dell'attività di LEDHA. Un'attività che si esercita in diversi modi e attraverso diversi strumenti: dalla consulenza legale all'attività di advocacy, dalla formazione rivolta agli operatori all'organizzazione di convegni e seminari rivolti a un pubblico più ampio.

Ma già pochi anni dopo la sua fondazione, LEDHA ha avviato un intenso lavoro di promozione culturale finalizzato a contrastare gli stereotipi sulla disabilità, alla diffusione di un linguaggio inclusivo e alla costruzione di una rappresentazione corretta della disabilità. Lo ha fatto in diversi modi, organizzando "Lo sguardo degli altri", la prima rassegna italiana dedicata a cinema e disabilità, con la raccolta e la catalogazione di libri e film che affrontano il tema della disabilità all'interno della Mediateca.

A partire dagli anni Novanta, inoltre, LEDHA ha voluto contribuire direttamente al dibattito sul tema della disabilità nelle sue tante declinazioni quotidiane con la pubblicazione di saggi che hanno affrontato temi diversi: dai diritti alla fede, dal linguaggio al lavoro, dal cinema ai rapporti familiari.

"Disabilità. Il peso delle parole" 

di Giovanni Merlo, Matteo Schianchi, Cecilia Marchisio
InDialogo, 2024

Ci sono parole come "genitore", "terapia", "servizio", "ragazzo" che hanno un significato ben preciso sul vocabolario. Ma ne assumono un altro (spesso stravolto) nel quotidiano delle persone con disabilità, e che possono nascondere discriminazioni, quando non una vera segregazione. Parole corrette, dunque, ma da usare con attenzione, perché possono mettere in discussione gli approcci moderni e rispettosi di cui abbiamo imparato a compiacerci. 

Giovanni Merlo, direttore di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, analizza 12 termini da "maneggiare con cura" e sul cui uso è importante riflettere.

"Cinema e disabilità"

a cura di Matteo Schianchi. Con testi di Matteo Schianchi, Erika Amatulli,
Enzo Berardi, Massimiliano Verga, Stefano Losurdo, Marta Franchi
Mimesis, 2023

"Cinema e disabilità. Il film come strumento di analisi e di partecipazione" è un libro che nasce da lontano e da una serie di riflessioni svolte sia all’interno del mondo delle persone con disabilità, sia tra persone che sono più coinvolte nel mondo del cinema. Vuole essere una risposta alla mancanza, nel panorama italiano, di analisi articolate e complete sul rapporto tra cinema e disabilità. Per questo il saggio contiene un’ampia bibliografia: con oltre 600 film italiani e stranieri citati e circa 150 tra testi e articoli specialistici.

"A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità"

a cura di Giovanni Merlo e Alberto Fontana
traduzione del testo "Noi, non loro" di Justin Glyn SJ
contributi di Ilaria Morali, don Virginio Colmegna, padre Giuseppe Bettoni, don Giacomo Panizza,
Matteo Schianchi, Salvatore Nocera, Roberto Speziale, suor Veronica Donatello, Vittorio Scelzo
La vita felice, 2022

Tutto ha avuto inizio con la lettura del saggio "Us, not Them" del teologo australiano Justin Glyn pubblicato a gennaio 2020 sulla rivista "La civiltà cattolica". Per Giovanni Merlo e Alberto Fontana procurarsi la versione integrale è questione di giorni, leggerlo e restarne folgorati è questione di minuti. Si tratta di un breve testo in cui l’autore affronta il dibattito tra fede e disabilità in un cammino di ricerca che ogni uomo e donna del nostro tempo è chiamato a fare. Da quella lettura e dai primi scambi tra Alberto e Giovanni è nata l’idea di tradurre il saggio di Glyn e di raccogliere i contributi di diversi autori -con storie e profili diversi tra loro- per riflettere sul rapporto tra fede e disabilità.

"La segregazione delle persone con disabilità"

a cura di Giovanni Merlo e Ciro Tarantino
Maggioli editore, 2018

Nel 1978 è stata approvata la legge 180 che portò alla chiusura dei manicomi: una vera e propria rivoluzione che ha segnato positivamente l’esistenza delle persone con disabilità, migliorandone la qualità della vita. Tuttavia, nel nostro Paese, ci sono ancora tanti "manicomi nascosti", dove migliaia di persone con disabilità vivono separate ed escluse dal resto della società. Luoghi in cui la segregazione può avvenire anche in forme sottili, in luoghi e circostanze inattese.

"L'attrazione speciale"

di Giovanni Merlo
Maggioli editore, 2015

"L'attrazione speciale. Minori con disabilità: integrazione scolastica, scuole speciali, presa in carico, welfare locale" è un libro che parte da una domanda: esistono ancora le scuole speciali? La risposta -sorprendentemente- è sì. Nel 1977, l’Italia decise di chiudere le classi differenziali dando vita alla "scuola per tutti", eppure questi istituti sono ancora attivi e presenti nel nostro Paese, anche se in forma residuale. 

"Nel paese di Chicistà"

di Roberto Piumini
Ledha, 1996

È una storia di bambini. Bambini diversi e bambini uguali, bambini tutti interi e bambini così e cosà. È la storia dell'incontro fra questi bambini, della loro conoscenza reciproca che ci aiuta a capire meglio qualcosa intorno all'handicap. La levità, il ritmo e la trasparenza poetica che Roberto Piumini sa infondere al racconto rapiscono con pacata gentilezza anche il lettore di questa storia che racconta il viaggio di Chiara e Tommaso nel paese di Chicistà e nella sottile metafora dell’inclusione.