La missione di LEDHA è migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità, rendendosi portavoce dei loro bisogni, dei desideri e delle istanze. LEDHA lavora per garantire il rispetto dei diritti delle persone con disabilità e per costruire una società accogliente e inclusiva per tutti.
Premessa sui rischi
I bambini con disabilità corrono un rischio di violenza tre volte più elevato dei bambini senza disabilità. Anche gli adulti con disabilità – specialmente le donne – sono ad alto rischio di violenza nel caso in cui non siano messe in atto misure di tutela.
LEDHA crede che ogni bambina, ogni bambino, ogni donna e ogni uomo abbiano il diritto di essere tutelati indipendentemente da chi siano e dal fatto di avere o meno una disabilità.
È responsabilità di LEDHA adoperarsi con ogni mezzo per assicurare che tutti i bambini e gli adulti che entrano in contatto con le sue attività e programmi (per una consulenza da parte del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi o in quanto partecipanti a progetti promossi da LEDHA) siano tutelati nella misura maggiore possibile. Le misure di tutela si applicano anche ai dipendenti e ai partner di LEDHA.
Scopo della policy
Lo scopo della Safeguarding Policy è regolamentare il lavoro di LEDHA in modo che i bambini e gli adulti con cui l’associazione viene in contatto non incorrano in alcun tipo di violenza, maltrattamento o danno.
A chi si applica questa policy
Questa policy si applica obbligatoriamente a tutto il personale di LEDHA e ai membri del Consiglio direttivo, ai consulenti, ai collaboratori esterni, agli stagisti, ai volontari e agli eventuali partner di progetto (d’ora innanzi definiti collaboratori di LEDHA).
LEDHA si aspetta che questi osservino alti standard di tutela basati sulle proprie specifiche Safeguarding Policy, sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino e sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità.
CODICE DI CONDOTTA
Lo staff di LEDHA e i suoi collaboratori che entrano in contatto con minori, sono tenuti a:
Lo staff di LEDHA e i suoi collaboratori che entrano in contatto con i minori, sono tenuti a NON:
Per la segnalazione di casi sospetti ed effettivi di violenza o abuso si invita a scrivere a info@ledha.it, a segnalare il messaggio come “Alta Priorità” e indicare come oggetto “ATTENZIONE! Confidenziale!”.
Tale procedimento non esime dal dovere di denunciare gli eventi criminosi alle autorità locali se necessario, in accordo con la direzione di LEDHA.
SAFEGUARDING MANAGER E AZIONI DI RISPOSTA
Il Safeguarding Manager è la persona incaricata di sorvegliare che la Policy sia applicata correttamente, implementata e che le sue indicazioni siano rispettate. In LEDHA questa funzione è assolta dal Responsabile del personale. Nella sua funzione di Responsabile della suddetta Policy:
I processi di gestione di eventuali segnalazioni saranno quanto più possibile accessibili per i soggetti coinvolti. Tutte le segnalazioni saranno trattate e gestite in modo confidenziale al fine di proteggere l’identità di quanti coinvolti, in linea con le leggi dell’Unione Europea e con quelle nazionali (se applicabili) in merito alla privacy.
Qualsiasi forma di abuso, violenza o di molestie sessuale da parte di qualsiasi dipendente o collaboratore di LEDHA ed è considerato inaccettabile.
È possibile che un dipendente di LEDHA o un suo collaboratore possa essere testimone o venire a conoscenza di effettivi o supposti atti di violenza, maltrattamento o sfruttamento all’interno di LEDHA o di un’organizzazione partner. Si invita a prendere sempre sul serio le dichiarazioni e prestare attenzione ai dettagli riferiti, a non promettere di mantenere segrete le informazioni fornite perché potrebbe rendersi necessario condividerle con altri nel caso in cui si apra un’indagine, e a non tentare per nessun motivo di indagare da soli sulle dichiarazioni. Occorre invece trasmettere queste informazioni a LEDHA non appena si venga a conoscenza di un caso simile.
È risaputo che chi segnala e chi è vittima di atti di violenza possa richiedere interventi mirati che ne facilitano il benessere e la ripresa. LEDHA farà quanto necessario – date le risorse disponibili – per proteggerli da ritorsioni e per promuovere il loro benessere e la loro sicurezza. Ciò potrebbe includere il ricorso a specialisti nel campo di servizi medici, psicosociali, legali o altro tipo di sostegno a seconda delle esigenze delle vittime. Saranno anche informati adeguatamente in merito all’esito del caso una volta terminate le procedure necessarie.
GOVERNANCE E RESPONSABILITÀ
La valutazione del rischio connesso ai progetti e ad aspetti organizzativi terrà conto dei rischi di tutela specifici per bambine, bambini, donne e uomini con disabilità.
I responsabili dei progetti garantiranno che la valutazione del rischio di tutela sia effettuata in modo partecipatorio ed esaustivo in occasione della definizione e dell’implementazione di progetti e attività.
La valutazione del rischio deve identificare rischi e ostacoli e documentare i provvedimenti presi per ridurli o rimuoverli. I responsabili dei progetti devono anche fornire previsioni di spesa/finanziamenti adeguati alle esigenze di tutela dei propri progetti insieme alla domanda di finanziamento del progetto.
I rischi di tutela possono variare a seconda del tipo di attività, del contesto e delle persone coinvolte.
Mentre la tutela è responsabilità di ognuno, i dirigenti hanno il compito di assicurarsi che tale policy sia implementata nell’ambito delle proprie sfere di competenza e leadership.
La Direzione di LEDHA deve integrare misure volte alla Safeguarding all’interno di processi interni fondamentali quali: programmazione, ideazione e implementazione di programmi, stesura di bilanci, accordi coi partner, gestione del rischio, assunzioni, strumenti di controllo e rendicontazione.
Tutti i dipendenti e i collaboratori di LEDHA sono tenuti a firmare l’assenso a questa policy.
LEDHA si impegna affinché sia per le sue attività, sia per quelle proposte in partnership, vengano sviluppati approcci alla progettazione inclusivi per tutti gli interessati. Chi lavora con minori dovrebbe sviluppare metodi di lavoro e di implementazione dei progetti a misura loro. LEDHA ritiene che donne, uomini, bambine e bambini debbano essere attivamente e seriamente incoraggiati al monitoraggio e alla valutazione delle attività che li riguardano e che i partecipanti ai progetti e i colleghi debbano essere informati su come segnalare sospetti casi di pericolo e successive misure.
LEDHA riconosce come propria responsabilità vigilare e agire costantemente per garantire che siano messe in atto pratiche di tutela efficaci e sicure. Per questo motivo la presente policy viene rivista a scadenze regolari e modificata al bisogno. I suggerimenti per il miglioramento nell’organizzazione e nell’attuazione della policy possono essere inviati per email a info@ledha.it.
RICERCA, COMUNICAZIONE E MEDIA
Nelle attività di ricerca, nei rapporti con i media e nelle attività di comunicazione vengono seguiti princìpi etici e tutelativi per garantire che tutti i minori e gli adulti siano ritratti in modo dignitoso, che la loro partecipazione non sia sfruttamento e che fotografie e materiale correlato non siano utilizzati per scopi diversi da quelli convenuti.
Prima di avviare attività di ricerca, rapporti con i mezzi di comunicazione o attività/campagne di comunicazione il responsabile del progetto e gli altri interessati dovrebbero esaminare le metodologie di ricerca per verificare i rischi inerenti la Safeguarding e l’adeguatezza rispetto alle altre politiche e procedure di LEDHA. Tutte le persone a cui viene chiesto di fornire il consenso saranno informate che la partecipazione alle attività di comunicazione o di ricerca è volontaria e che è possibile negare la partecipazione in qualsiasi momento senza conseguenze.
Tutti coloro coinvolti nella raccolta delle storie o di altre informazioni dovrebbero essere istruiti in merito alla Safeguarding Policy di LEDHA. Nelle interviste con minori andrebbe seguita la “regola dei due adulti”.
Per gli adulti, dovrebbe essere sempre possibile scegliere di avere il sostegno di una persona di propria fiducia durante l’intervista.
In caso di fotografie sia a minori sia a adulti è necessario far firmare il modulo di consenso che saranno conservati adeguatamente, così come le fotografie, i materiali e le informazioni personali saranno conservati in un database sicuro ad accesso limitato e saranno seguite le leggi per la protezione di dati sensibili.
LEDHA si impegna a limitare al minimo l’utilizzo di foto che ritraggano minori, con l’eccezione di quelle di stock reperibili attraverso gli opportuni siti che forniscono immagini a pagamento, o gratuite e libere da copyright.
DEFINIZIONI
Tutela (di bambini e adulti) |
Un insieme di policies, procedure e pratiche volte ad assicurare che nessun danno venga arrecato a persone come conseguenza del contatto con i programmi, le azioni o le persone facenti capo a una organizzazione e che un eventuale danno sia gestito in modo adeguato. |
Bambino/minore |
Una persona al di sotto dei 18 anni. |
Adulto |
Una persona di 18 anni o più. |
Assenso |
L’assenso è il consenso di qualcuno incapace di fornire consenso legale per partecipare a un’attività. |
Violenza sui minori |
La violenza sui minori consiste in qualsiasi azione che singoli individui, istituzioni o processi compiano o trascurino di compiere che causi un danno diretto o indiretto a minori o che riduca la loro prospettiva di transitare in modo sicuro e salutare verso l’età adulta. |
Protezione dei minori |
Programmi, progetti e misure di advocacy finalizzate alla protezione costituiscono un approccio programmatico che include la prevenzione e la reazione alla violenza, agli abusi, al maltrattamento e allo sfruttamento dei minori. In genere si occupa dei rischi e dei problemi causati esternamente all’organizzazione, mentre la Safeguarding si occupa di quelli causati internamente. |
Riservatezza |
Ai fini di questa policy, riservatezza significa che le informazioni in merito a ciascun caso saranno condivise soltanto se necessario. |
Consenso libero e informato |
L’assenso volontario espresso da un individuo che ha la capacità di fornire consenso e che esprime una scelta libera e informata. |
Nota sulla capacità legale |
In accordo con l’articolo 12 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (UN CRPD), LEDHA riconosce che le persone con disabilità hanno il diritto di essere riconosciute come persone davanti alla legge e di usufruire della capacità legale alla pari di tutti gli altri, in tutti gli aspetti della vita. |
Rischio |
Rischio significa la possibilità che qualcosa possa andare storto (un incidente o un’azione dolosa), o la possibilità che un’azione abbia una conseguenza negativa. |
Valutazione del rischio |
La valutazione del rischio è un modo per identificare rischi potenziali. |
Gestione del rischio |
Gestione del rischio significa identificare i rischi potenziali e implementare misure per prevenire, minimizzare e/o contenere quei rischi. |
(aprile 2025)