Il film è il diario della vita e dei tentativi di far diventare indipendente Philly (cugino del regista) con una disabilità intellettiva e ormai cinquantenne.
Philly ha sempre vissuto in casa ed è del tutto impreparato ad affrontare la realtà esterna. Perde il padre e l'anziana madre non è in grado di accudirlo. Philly viene aiutato dal cugino e da alcuni operatori sociali. Scopre per la prima volta il mondo a 50 anni. Il film racconta le sue prime esperienze scolastiche e in comunità-alloggio, una visita allo zoo, una gita in campagna, una passeggiata nel parco, una serata a teatro.
Frutto di tre anni di lavoro, questo documentario tratta il tema angoscioso del "dopo di noi", l'incertezza del futuro delle persone con disabilità adulte. Pone interrogativi sul pericolo dell'eccesso di protezione e sulla necessità di poter disporre di servizi alternativi alla famiglia.
Premiato nel 1979 con l'Oscar per il migliore documentario.

Presentato per la prima volta in Italia all’interno della rassegna di LEDHA “Lo sguardo degli altri"